Quando si parla di strategie in Formula 1, ogni dettaglio può fare la differenza tra un podio e un risultato anonimo. Il Gran Premio del Messico 2024 ha messo alla prova l'abilità non solo dei piloti, ma soprattutto degli strateghi ai box, che hanno dovuto gestire una corsa segnata da ritmi serrati, temperature elevate e, come spesso accade a Città del Messico, la minaccia di eventi imprevedibili negli ultimi giri.
Uno dei protagonisti della gara è stato Carlos Sainz, pilota spagnolo della Ferrari, il quale ha offerto una prestazione solida, centrando un piazzamento importante in ottica campionato. Ma dietro al risultato, si nasconde una gestione intelligente della corsa, soprattutto nei confronti di un’incognita che ha tenuto col fiato sospeso squadre e spettatori: il rischio di una Virtual Safety Car (VSC) proprio nelle fasi conclusive dell'appuntamento messicano.
Sainz, conosciuto non solo per la sua velocità ma anche per la sua maturità tattica, ha raccontato che una delle sue priorità nelle ultime fasi della gara era proprio evitare azioni che potessero provocare una VSC. Infatti, in quella fase i distacchi erano ridotti e una VSC avrebbe potuto stravolgere le posizioni e mettere in pericolo il risultato della Ferrari, specialmente con gli avversari più prossimi che si sarebbero potuti avvantaggiare.
Da vero uomo squadra, Sainz si è concentrato nel mantenere un ritmo costante, evitando rischi inutili nella bagarre ma anche facendo attenzione a non stressare eccessivamente gomme e freni, particolarmente sollecitati dal circuito Hermanos Rodriguez. Le condizioni del tracciato, con il suo asfalto poco gommato e i lunghi rettilinei, imponevano un bilanciamento delicato tra performance e conservazione meccanica.
L’assenza di una VSC nell’ultima parte della gara ha premiato la prudenza di Sainz, permettendo alla Ferrari di raccogliere punti pesanti per entrambe le classifiche: piloti e costruttori. Per la scuderia di Maranello, ogni scelta strategica assume un valore ancora maggiore quest’anno, con la lotta serrata per il secondo posto tra i team e la costante pressione degli avversari, in primis Mercedes e McLaren.
Il post-gara di Sainz è stato eloquente: “Sapevo che in quei momenti finali dovevo essere impeccabile – non solo per il mio risultato, ma per tutto il team. Era importante non commettere errori che potessero trasformarsi in un’opportunità per chi mi seguiva.” Un approccio che dimostra la crescita del pilota spagnolo, ormai sempre più leader e punto di riferimento nello schieramento Ferrari.
L’edizione 2024 del GP del Messico ha sottolineato ancora una volta quanto la Formula 1 moderna sia una disciplina tanto di velocità pura quanto di precisione mentale e gestione strategica. Non sono solo i decimi al giro a determinare il successo, ma la capacità di leggere la gara, adattarsi e prendere decisioni in tempo reale, spesso sotto pressione e con variabili fuori controllo. Per Sainz e la Ferrari, la gestione attenta del finale di gara rappresenta uno dei tanti piccoli tasselli che, messi insieme, possono fare la differenza alla fine della stagione.
I tifosi della Rossa possono continuare a sognare: con l’approccio intelligente e pragmatico di Sainz, la Ferrari può puntare con determinazione ai prossimi appuntamenti, consapevole che la costanza e la lucidità tattica sono armi decisive in una Formula 1 sempre più competitiva.