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Ocon Scommette Tutto a Baku: Strategia Shock, Ma Che Disastro!

Ocon Scommette Tutto a Baku: Strategia Shock, Ma Che Disastro!

Squadra FansBRANDS® |

Quando il circo della Formula 1 ha fatto tappa a Baku per il tradizionale Gran Premio dell’Azerbaijan, l’attenzione era alta su Alpine, un team che nelle prime fasi della stagione ha incontrato più ostacoli del previsto. Tra strategie rischiose e giovani talenti pronti a cogliere ogni occasione, la corsa sulle rive del Mar Caspio si è rivelata un banco di prova cruciale soprattutto per Esteban Ocon. Il pilota francese, già sotto i riflettori per il suo ruolo centrale all'interno della scuderia, ha vissuto un weekend da montagne russe, pieno di sfide strategiche e decisioni difficili da digerire.

L’Alpine, da sempre propensa a tentare mosse audaci quando si tratta di strategie gomme e pit-stop, aveva deciso di puntare tutto su una tattica estremamente aggressiva: Ocon ha effettuato il suo primo pit-stop al penultimo giro, tentando di capitalizzare al massimo sugli eventuali imprevisti o sull’ingresso di una Safety Car che avrebbe potuto mischiare le carte. Tuttavia, i rischi del circuito cittadino di Baku sono ben noti: la pista offre poche opportunità di sorpasso e penalizza in modo netto chi scommette sulle variabili.

Nonostante lo sforzo del francese nell’allungare il più possibile il suo stint sulle gomme dure, la fortuna non ha sorriso alla squadra transalpina. Nessun colpo di scena ha alterato le posizioni di vertice, e la tanto sperata bandiera gialla non è mai arrivata. Ocon, trovandosi costretto a fermarsi ai box solo a due giri dalla bandiera a scacchi, ha visto sfumare ogni occasione di punti preziosi. Un epilogo frustrante, che ha lasciato l’amaro in bocca sia al pilota che al muretto box Alpine.

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Questa strategia, seppur rischiosa, era l’unica carta effettivamente giocabile per una Alpine che con il passo gara non era riuscita a trovare la finestra giusta per lottare stabilmente nella zona punti. Dopotutto, in una Formula 1 dove la differenza spesso la fanno i dettagli, non tentare nulla può essere ancora più penalizzante. Ma la gara di Baku ha confermato una volta di più l’importanza della tempistica e della fortuna nel motorsport: senza l’intervento di una Safety Car o di una Virtual Safety Car, le strategie fuori dagli schemi rischiano di trasformarsi in un boomerang.

Nonostante il risultato poco soddisfacente, Esteban Ocon si è mostrato realista nell’analisi post-gara, evidenziando come la squadra fosse consapevole della difficoltà della scelta tattica ma obbligata a tentare almeno una giocata differente per poter ambire a un risultato importante. Il pilota francese ha sottolineato inoltre la crescita continua della Alpine, che sta lavorando senza sosta per colmare il gap dalla concorrenza. Sia Ocon che il compagno di squadra Pierre Gasly hanno evidenziato segnali di miglioramento nel comportamento della A524, soprattutto in termini di affidabilità e gestione gomme.

Il weekend di Baku è stato inoltre l’occasione per mettere in luce il giovane Ollie Bearman, pilota britannico che da tempo viene monitorato dal paddock per il suo talento e la capacità di adattarsi rapidamente alle monoposto più veloci del mondo. Bearman, sebbene impegnato soprattutto nelle categorie propedeutiche, ha dimostrato ancora una volta una maturità fuori dal comune, lasciando intendere che il suo approdo definitivo in Formula 1 sembra solo una questione di tempo.

Mentre la stagione prosegue, Alpine dovrà dimostrare di aver imparato la lezione: la F1 moderna premia chi sa rischiare, ma solo quando il rischio è bilanciato da un costante lavoro di sviluppo e una pianificazione impeccabile. Gli appassionati attendono con ansia i prossimi appuntamenti, chiedendosi se la scuderia francese sarà in grado di invertire la rotta e riportare entrambi i suoi piloti nella lotta regolare per la top ten. Certo è che, con talenti in ascesa come Bearman nel radar e un Ocon sempre combattivo, lo spettacolo non mancherà di certo.