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Nessuno meglio di Norris in Azerbaigian: ecco la verità!

Nessuno meglio di Norris in Azerbaigian: ecco la verità!

Squadra FansBRANDS® |

La stagione 2023 di Formula 1 continua a riservare emozioni e discussioni, soprattutto per quanto riguarda le strategie dei team di metà classifica. Uno degli argomenti più analizzati dagli appassionati e dagli addetti ai lavori riguarda la performance della McLaren nel Gran Premio dell’Azerbaijan, con particolare attenzione a Lando Norris e le scelte della squadra di Woking. Recentemente, il team principal Andrea Stella ha voluto difendere con forza le prestazioni del giovane pilota britannico in una gara definita da condizioni tattiche particolarmente complesse.

La McLaren si è trovata infatti ad affrontare un fine settimana difficile a Baku, tra le insidie delle velocità elevate e le strategie rese imprevedibili dal nuovo formato sprint. Norris ha cercato costantemente di estrarre il massimo dalla monoposto e dalla strategia gomme, dovendo anche affrontare momenti chiave come la scelta del pit stop. Una decisione fondamentale è avvenuta nel momento in cui il team ha optato per non cambiare subito le gomme durante la safety car, per poi rientrare solo qualche giro più tardi. Questa scelta si è rivelata controversa e, secondo alcuni osservatori, avrebbe potuto penalizzare Norris nella corsa ai punti.

Andrea Stella, però, ha voluto sottolineare in modo netto che, in quella specifica situazione, nessun altro pilota della griglia avrebbe potuto portare a casa un risultato migliore di quello ottenuto da Lando. Secondo il manager italiano, tutti gli scenari possibili sono stati valutati dallo stratega McLaren e le alternative avrebbero, nella pratica, portato a rischi maggiori o addirittura a una perdita di posizioni significativa. Stella ha così ribadito come la prestazione di Norris sia stata eccellente, non solo in termini di velocità ma anche di gestione delle gomme e degli imprevisti in gara.

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Norris ha infatti dovuto mantenere un ritmo elevato sin dall’inizio della gara, senza mai poter contare su una vettura di livello superiore rispetto alla concorrenza diretta, specialmente considerando i progressi evidenti compiuti da Aston Martin e Mercedes. Se a ciò aggiungiamo la pressione esterna tipica di una gara cittadina come Baku, dove il minimo errore può essere fatale, il risultato finale appare ancora più significativo per la McLaren. La gestione del degrado gomme e la capacità di non commettere sbavature sono state elementi chiave, e Norris ha saputo interpretare entrambe le esigenze al meglio.

Un aspetto interessante, sottolineato dalle dichiarazioni di Stella, riguarda il continuo progresso strutturale della McLaren, ora impegnata in una rincorsa costante per colmare il gap da chi lotta stabilmente per il podio. Il GP dell'Azerbaijan infatti ha rappresentato la cartina al tornasole per capire quanto la monoposto di Woking possa essere competitiva nei circuiti cittadini e quanto siano ancora ampi i margini di miglioramento necessari. Senza innovazioni tecniche di rilievo in questo appuntamento – tali da poter cambiare radicalmente la competitività – la gara di Norris va interpretata come un esempio di solidità e freddezza.

Anche Oscar Piastri, il giovane rookie australiano affiancato a Norris, ha vissuto una corsa travagliata, condizionata anche da piccoli problemi di salute che ne hanno rallentato la prestazione. Tuttavia, le due McLaren hanno mostrato una buona sintonia nei momenti di lotta ravvicinata, evitando errori strategici che avrebbero potuto aggravare una situazione già complessa. Andrea Stella ha evidenziato la maturità crescente del team rispetto alle prime gare dell’anno, segno di una squadra che guarda oltre il risultato immediato per investire sul medio-lungo periodo.

Questa gara, nel complesso, rappresenta una testimonianza dell’importanza di lavoro di squadra e della capacità dei piloti di adattarsi alle situazioni più difficili. Ai tifosi della McLaren non resta che attendere i prossimi aggiornamenti tecnici previsti nei Gran Premi successivi e continuare a sostenere Norris e Piastri in questo percorso di crescita. La strada per tornare al vertice è lunga, ma l’approccio pragmatico e la fiducia nei propri uomini sono il carburante giusto per sognare in grande.