La stagione 2024 di Formula 1 ha segnato per la Scuderia Ferrari un percorso ricco di emozioni, ambizioni e momenti altalenanti. Mentre la pressione di riportare il titolo iridato a Maranello si fa sempre più sentire, osservare la prima metà di campionato offre spunti di riflessione su cosa abbia funzionato e dove, invece, siano ancora presenti aree di miglioramento. La squadra guidata da Frédéric Vasseur non ha mai nascosto le proprie intenzioni di tornare ai vertici e in questo 2024, almeno a tratti, le rosse hanno dimostrato un potenziale finalmente all’altezza delle aspettative.
Il punto di forza principale della Ferrari in questa stagione è stato senza dubbio l’impressionante crescita nelle prestazioni pure rispetto all’anno precedente. Gli aggiornamenti tecnici portati sulla SF-24 hanno permesso a Charles Leclerc e Carlos Sainz di lottare stabilmente nelle prime posizioni. In particolare, l'adattamento alle nuove regole sulla gestione delle gomme ha reso la monoposto molto più efficace nelle fasi cruciali della gara, consentendo per la prima volta dopo anni di guardare con ottimismo anche alle strategie più aggressive ai box.
Uno degli apici di questa prima metà di stagione è stato senza dubbio il trionfo di Leclerc nel Gran Premio di Monaco, una vittoria fortemente simbolica non solo per il pilota monegasco - sulla sua pista di casa - ma anche per la Ferrari, che mancava all’appuntamento con la vittoria nel Principato dal 2017. Questo successo ha dato una grande iniezione di fiducia a tutto il team, dimostrando che la Rossa può competere stabilmente con i giganti della griglia, soprattutto nelle piste cittadine o a medio carico aerodinamico.

Tuttavia, la stagione non è stata priva di ombre. Alcuni episodi, come la doppia uscita di scena di Leclerc e Sainz nel GP del Canada e le difficoltà incontrate in piste a basso grip come quelle di Miami e Austria, hanno lasciato l’amaro in bocca ai tifosi. Se da un lato le prestazioni della Ferrari sono chiaramente migliorate, dall’altro la competitività schiacciante della Red Bull e la crescita della McLaren impongono alla Scuderia di Maranello di limare ogni dettaglio per rimanere in corsa per il titolo costruttori.
Dal punto di vista dei piloti, Charles Leclerc si è confermato leader attorno al quale costruire il futuro. Il suo sangue freddo in momenti ad alta tensione e la consistenza nei risultati lo collocano tra i migliori in griglia. Carlos Sainz, dal canto suo, ha dato prova di estrema determinazione, recitando un ruolo fondamentale soprattutto nelle gare più complicate grazie a una gestione delle strategie sempre lucida e ad alcune brillanti rimonte.
Non meno importante il lavoro del team ai box: Ferrari ha ridotto drasticamente gli errori di gestione gara, migliorando sia nei pit stop che nell’anticipare le variabili strategiche. Una menzione speciale va fatta anche al settore sviluppo, che si è dimostrato attivo nel portare aggiornamenti efficaci e tempestivi consentendo così alla SF-24 di mantenere una buona competitività nel corso di diversi week-end consecutivi.
Guardando ai prossimi appuntamenti del calendario, la parola d’ordine nella sede di Maranello è continuità. Solo mantenendo alto il livello di attenzione e innovando senza sosta la Rossa potrà restare nella lotta per la prima posizione sia tra i piloti che tra i costruttori. Gli appassionati non possono far altro che attendersi una seconda metà di stagione altrettanto combattuta, con la speranza di vedere finalmente il Cavallino Rampante spezzare quel lungo digiuno mondiale che dura ormai da troppo tempo.