Il giovane talento australiano Jack Doohan, noto al pubblico degli appassionati di motorsport per la sua brillante carriera nelle formule propedeutiche, si trova ora davanti a un bivio cruciale: dopo aver visto sfumare le speranze di sbarcare in Formula 1 nel 2025, il pilota sembra orientato verso una nuova avventura in Super Formula, il campionato giapponese considerato da molti l’antichamera più competitiva della massima categoria.
Doohan, classe 2003 e attualmente terzo pilota Alpine in Formula 1, ha collezionato ottimi risultati nell’ultima stagione di Formula 2, vincendo in piste iconiche come Spa-Francorchamps e Monza. Nonostante il talento cristallino e il sostegno del padre Mick, leggenda della MotoGP, la griglia di F1 rimane blindata da contratti pluriennali e dall’arrivo di altri giovani rampanti, come Oliver Bearman e Andrea Kimi Antonelli. Per Doohan la strada verso il grande sogno si è fatta improvvisamente in salita.
In queste settimane Alpine ha confermato Esteban Ocon e Pierre Gasly come piloti titolari anche per il 2025, lasciando Doohan senza un sedile disponibile. Inoltre, altre squadre come Williams e Haas stanno orientando le proprie attenzioni su profili più esperti o con legami diretti con i costruttori motorizzati. Una situazione che ha costretto il giovane australiano a valutare alternative per continuare a crescere come pilota e mantenere vive le speranze di un futuro ritorno in F1.
In questo contesto la Super Formula giapponese sembra rappresentare la scelta ideale. Il campionato nipponico gode di fama internazionale per l’elevato livello tecnico e sportivo: monoposto agili e potenti su circuiti molto veloci; numerosi piloti ex F2 e F3 europee competono con l’élite locale e alcuni team di sviluppo legati direttamente alle case automobilistiche giapponesi. Ed è proprio in questo ambiente che Jack Doohan potrebbe affinare definitivamente le sue doti, magari compiendo un percorso simile a quello di Pierre Gasly, che dopo una stagione trionfale in Giappone riuscì a convincere i vertici Red Bull a promuoverlo in Formula 1.
Secondo indiscrezioni sempre più insistenti, per Doohan si prospetterebbe il sedile lasciato libero da Liam Lawson, destinato finalmente a un ruolo di riserva a tempo pieno nel paddock F1. Diverse squadre della Super Formula, tra cui i team motorizzati Honda e Toyota, avrebbero manifestato interesse per assicurarsi le prestazioni dell’australiano. Per Doohan si tratterebbe di una chance preziosissima per confrontarsi con avversari di altissimo valore e per mettersi in mostra di fronte ai manager dei team di F1, che osservano sempre con molta attenzione i risultati dei giovani talenti all’estero.
Non va sottovalutato neppure l’aspetto mediatico: muoversi in Giappone comporta nuove opportunità di visibilità e sponsor, oltre che una crescita personale e professionale spesso sottovalutata da chi rimane nel giro delle categorie minori europee. Piloti del calibro di Stoffel Vandoorne, Kamui Kobayashi e Alex Palou hanno già dimostrato come l’esperienza giapponese possa arricchire il bagaglio di un pilota, aprendo le porte a nuovi e prestigiosi traguardi, anche in categorie inaspettate come IndyCar oppure nel WEC.
Certo, nessuna sfida in Super Formula è priva di rischi, ma la determinazione di Doohan, unita a una fame di successo ereditata dal padre campione, potrebbe essere l’arma vincente per ritagliarsi un futuro ancora da protagonista. I tifosi italiani e internazionali tengano d’occhio Jack: da sempre la Super Formula è un laboratorio di talenti per la Formula 1 e non è escluso che, proprio grazie a questa esperienza, il nome Doohan torni più forte che mai nel Circus mondiale.