Verstappen aveva già abbandonato la corsa al titolo 2025?!

Verstappen aveva già abbandonato la corsa al titolo 2025?!

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Il campionato di Formula 1 2024 ha raggiunto la sua fase più intensa, ma gli occhi degli appassionati sono già puntati sul 2025, soprattutto in relazione a Max Verstappen e al suo futuro da protagonista indiscusso. Nonostante la dominanza espressa dalla Red Bull nei primi round, una sequenza di eventi ha portato molti esperti a interrogarsi sulla motivazione e la concentrazione del tre volte campione del mondo dopo la tappa di Zandvoort. Un momento che, per alcuni addetti ai lavori, ha segnato la definitiva chiusura dell’olandese dalla corsa al titolo mondiale 2025, almeno dal punto di vista mentale.

La stagione 2024 ha visto Red Bull mantenere una solida leadership, con Verstappen spesso irraggiungibile per la concorrenza. Tuttavia, la pressione crescente di team come Ferrari e McLaren, unite alle difficoltà tecniche emerse durante alcuni fine settimana cruciali, hanno evidenziato per la prima volta delle crepe nel dominio austriaco. Secondo alcune indiscrezioni dal paddock, la gara di casa a Zandvoort avrebbe segnato per Verstappen un punto di svolta: dopo quel weekend, il pilota olandese avrebbe cominciato a “disconnettersi” psicologicamente dal ritmo incessante della lotta per il titolo, focalizzandosi invece sul futuro e lasciando spazio ai rivali.

Le parole scelte e il linguaggio del corpo di Verstappen nei successivi appuntamenti sembrano confermare questa teoria. L'olandese, noto per il suo approccio spietato e la sua fame di vittorie, ha adottato toni più cauti e riflessivi, dichiarando di voler lavorare soprattutto sulla preparazione della Red Bull in vista delle novità regolamentari 2026. Questa proiezione al futuro ha inevitabilmente impattato sulle sue prestazioni più recenti, dove la veemenza agonistica ha lasciato il posto a una gestione più calcolata e meno rischiosa.

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Dietro questa strategia si cela però una visione a lungo termine. Verstappen, con spirito da veterano nonostante la giovane età, ha già manifestato il desiderio di essere il pilota di riferimento nella nuova era tecnica che la Formula 1 vivrà a partire dal 2026, quando i regolamenti cambieranno radicalmente. Spostare le attenzioni sull’evoluzione futura significa anche evitare forzature nell’immediato e ridurre la pressione a cui egli stesso e il team sono sottoposti, specialmente in una stagione che si è rivelata più incerta di quanto molti potessero aspettarsi.

Il paddock ha reagito con sentimenti misti: da un lato ci sono coloro che vedono in questa scelta una mancanza di rispetto verso i tifosi e verso il campionato in corso, dall'altro chi riconosce la lungimiranza di un campione che vuole consolidare il suo primato anche per gli anni a venire. Quel che è certo è che Verstappen non è tipo da lasciare nulla al caso e, anche se le sue ultime prestazioni non hanno replicato la schiacciante superiorità delle stagioni precedenti, il suo coinvolgimento nelle scelte strategiche della Red Bull è vitale per il futuro della squadra.

Nel frattempo, la concorrenza sogna di approfittare di una minima distrazione dell'olandese. Ferrari e McLaren spingono al massimo, con sviluppi tecnici importanti e una coppia di piloti affamata di successi. L’atmosfera nel Circus si fa rovente, alimentata dal suspense per il finale di stagione e dalle voci di un 2025 pronto a sorprendere sotto ogni fronte, sia in pista che a livello regolamentare.

Verstappen, dal canto suo, osserva e studia. Potrebbe aver temporaneamente “staccato” dalla lotta irrefrenabile del campionato in corso, ma lo fa per preparare un ritorno ancora più arrembante. I tifosi possono essere certi di una cosa: Max non ha mai smesso davvero di essere affamato, e la sua evoluzione come leader e stratega sarà una delle trame più affascinanti nelle prossime stagioni della Formula 1.