Sconvolgente FP1 ad Abu Dhabi: Giovane Sorpresa in Testa!

Sconvolgente FP1 ad Abu Dhabi: Giovane Sorpresa in Testa!

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Il weekend di Abu Dhabi rappresenta l’epilogo di una stagione di Formula 1 tanto intensa quanto ricca di colpi di scena. Sullo sfondo spettacolare dello Yas Marina Circuit, i team hanno inaugurato l’ultima tappa del campionato 2023 con una sessione di prove libere che, come ormai da tradizione, ha raccolto in pista giovani talenti e i soliti protagonisti della massima categoria. Una FP1 quantomai vivace che ha subito fornito spunti interessanti in vista di qualifiche e gara.

A prendersi la scena è stato George Russell su Mercedes, che ha stampato il miglior crono davanti al compagno di squadra temporaneo, Frederick Vesti, e a Daniel Ricciardo con l’AlphaTauri. La presenza di molti rookie e di piloti non titolari ha dato alla sessione un pizzico di imprevedibilità, considerando anche le condizioni dell’asfalto, ancora relativamente "green" e poco gommato. In questa sessione la FIA ha permesso l’utilizzo di un solo set di pneumatici hard, mettendo a dura prova la capacità di adattamento dei piloti.

L’alternanza tra esperti e giovanissimi si è fatta sentire anche nella classifica dei tempi, con Oliver Bearman che ha conquistato un sorprendente quinto posto al debutto in F1 con Haas, andando addirittura meglio di piloti ben più navigati. Da sottolineare anche la presenza di Jack Doohan, Isack Hadjar e Felipe Drugovich, che hanno dato spettacolo pur nella consapevolezza che le loro possibilità di sedersi stabilmente in F1 non sono ancora certe.

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Entrando nel merito delle prestazioni, la Mercedes ha mostrato una forma solida nonostante la pressione di Red Bull e Ferrari, impegnate a loro volta con i test dei giovani. Mentre Max Verstappen ha lasciato il suo sedile al giovane Hadjar, Sergio Perez è sceso in pista per raccogliere dati preziosi, specialmente in ottica long run su un circuito tanto particolare come quello di Abu Dhabi. Ferrari, dal canto suo, ha puntato su Robert Shwartzman insieme a Leclerc, con Carlos Sainz in attesa di scendere in pista nelle sessioni successive.

Le temperature elevate e il vento mutevole hanno complicato ulteriormente le condizioni, costringendo i team a trovare rapidamente il giusto set-up per evitare il graining degli pneumatici, un aspetto cruciale nelle strategie di gara che si delineano sin dalle prime libere. Da segnalare anche alcuni piccoli errori dei piloti meno esperti, fisiologici se si considera la pressione di guidare una F1 in uno degli scenari più iconici della stagione.

Non sono mancate interruzioni e bandiere gialle, a testimonianza di quanto la voglia di impressionare abbia portato molti giovani a prendersi rischi. Oliver Bearman, in particolare, si è distinto non solo per il crono ma anche per l’approccio maturo, ricevendo molti elogi dal team Haas. La Red Bull, pur non brillando in quanto a tempi con i rookie, si è concentrata su raccolta dati e comparazione di assetti, consapevole che la vera battaglia arriverà tra Q3 e la domenica.

In vista delle successive sessioni, tutti gli occhi sono puntati sul ritorno degli assi nelle rispettive monoposto e sulle possibili strategie che i top team metteranno in campo per massimizzare le ultime opportunità di un anno da record. La FP1 di Abu Dhabi ha confermato ancora una volta quanto la Formula 1 sia la perfetta combinazione tra talento, rischio e strategia, regalando agli appassionati quelle emozioni che solo la massima serie dell’automobilismo riesce a trasmettere.

Con le premesse offerte dalla prima sessione, ci si attende un duello al cardiopalmo per la qualifica, con Mercedes e Ferrari decise a mettere in difficoltà la corazzata Red Bull. Non resta che seguire con il fiato sospeso le evoluzioni sul tracciato, perché la notte di Abu Dhabi è pronta a regalare nuovi eroi a un Campionato del Mondo già entrato nella leggenda.