La stagione di Formula 1 2023 si è conclusa tra applausi, sorprese e delusioni, lasciando alle spalle un anno che ha visto nuovamente Max Verstappen e la Red Bull dominare le classifiche. Ma i numeri dicono solo una parte della storia. Analizzando la classifica finale dei migliori piloti secondo il rendimento in pista e la costanza durante tutto l’anno, emergono dettagli interessanti e storie che meritano di essere raccontate con attenzione agli appassionati.
Il campione del mondo Max Verstappen ha vissuto una delle stagioni più impressionanti dell’era moderna della Formula 1. Non si è trattato solo di vittorie: la sua capacità di estrarre il massimo dalla vettura, gestire le gare e mantenere la freddezza nei momenti cruciali lo hanno confermato ai vertici, molto al di sopra della concorrenza. La sua supremazia è stata tanto tecnica quanto mentale, e ogni suo giro cronometrato trasudava fiducia e controllo assoluti. Dietro olandese si è distinto Lando Norris, che ha portato la McLaren a risultati insperati, dimostrando maturità e rapidità costante, una vera promessa che nel 2024 potrebbe rappresentare una minaccia concreta alla leadership dell’attuale campione.
Ma il 2023 non è stato una passerella per i soliti noti. Alex Albon, pilota Williams, si è guadagnato l’ammirazione di pubblico e critica riuscendo spesso a portare la monoposto britannica là dove il potenziale tecnico non consentiva di arrivare. Il thailandese ha stregato con una guida aggressiva ma pulita, confermando di essere rinato dopo l’esperienza Red Bull. Spiccano anche Oscar Piastri, debuttante McLaren, per la sua prontezza e freddezza, e Fernando Alonso, vero stratega, sempre in grado di massimizzare ogni occasione con la sua Aston Martin.
Guardando ai piloti Ferrari, Charles Leclerc e Carlos Sainz hanno vissuto una stagione a due velocità. Se da una parte Leclerc ha dimostrato una velocità pura spesso superiore a quella dei suoi avversari diretti, anche grazie a pole position impressionanti, dall’altra sono mancati continuità e risultati concreti, complice anche una vettura talvolta difficile da interpretare. Sainz, invece, ha brillato con la storica vittoria a Singapore – unico non-Red Bull a salire sul gradino più alto del podio in tutto il campionato – e una costanza che lo ha messo spesso in evidenza tra i leader del gruppo di metà classifica.
Non passa inosservata la prestazione di Lewis Hamilton, che, in assenza di una Mercedes dominante, ha saputo comunque trascinare la squadra verso risultati solidi e podi preziosi. La sua esperienza lo ha reso spesso il riferimento nella lotta per il secondo posto nel mondiale costruttori, mantenendo altissima la tensione anche quando la vittoria appariva irraggiungibile. George Russell ha vissuto un’annata meno brillante dell’esordio in Mercedes, con troppi alti e bassi, ma la velocità nei momenti chiave promette bene per la prossima stagione.
Menzione d’onore infine per Pierre Gasly ed Esteban Ocon, che con Alpine hanno saputo ritagliarsi spazi importanti soprattutto in condizioni difficili, mostrando carattere e talento in un contesto spesso turbolento. Sorprende invece in negativo la stagione di Sergio Perez: sebbene la Red Bull fosse il mezzo migliore, il messicano non è riuscito a mantenere il passo del compagno di squadra, pagando alcune gare sottotono che hanno precluso alla scuderia il dominio assoluto.
Il 2023 sarà ricordato come la conferma della nuova generazione di talenti, ma anche della resilienza dei veterani. L’attesa per il 2024 è altissima: riuscirà la concorrenza a colmare il gap con Verstappen e Red Bull? Chi saprà emergere tra i giovani rampanti e i campioni affermati? I tifosi possono già prepararsi: la Formula 1 sta per regalarci un’altra stagione da non perdere.
