Oscar Piastri sta rapidamente emergendo come uno dei talenti più promettenti della Formula 1 moderna. In un circus dove il confronto tra compagni di squadra rappresenta la miglior cartina al tornasole per valutare il valore assoluto di un pilota, il giovane australiano ha già dimostrato di poter giocare ad armi pari con Lando Norris, considerato da molti uno dei migliori piloti della nuova generazione. Sempre più addetti ai lavori, esperti e appassionati cominciano a chiedersi: siamo davvero davanti a un futuro campione del mondo?
Il percorso di Piastri è stato fulminante sin dagli inizi della sua carriera da professionista. Dopo aver monopolizzato i campionati di Formula Renault Eurocup, Formula 3 e Formula 2 – vincendoli tutti al primo tentativo – la chiamata in McLaren durante la stagione 2023 è stata la naturale evoluzione della sua parabola. Al fianco di Norris, ha fatto vedere freddezza, velocità e, soprattutto, una curva di apprendimento elevatissima.
Nel 2024, la rivalità interna in casa McLaren si è ulteriormente accesa. In diverse occasioni, Piastri ha battuto Norris in fatto di velocità pura, soprattutto in qualifica, mostrando una grande capacità di spremere il massimo dalla monoposto anche nelle condizioni più complesse. Norris, nonostante una maggiore esperienza in McLaren e nella massima serie, non ha potuto fare altro che riconoscere il valore del collega. In numerose interviste, il britannico ha dichiarato apertamente di vedere in Piastri un futuro campione del mondo, sottolineando la maturità e il talento dell’australiano.
Ma cosa rende così speciale Piastri agli occhi degli insider della Formula 1? Innanzitutto, la sua incredibile capacità di adattamento: anche su piste poco conosciute o in condizioni difficili di bagnato, Oscar sembra raramente commettere errori gravi. La sua freddezza, quasi glaciale, ricorda quella dei grandi campioni del passato, capaci di mantenere lucidità anche nei momenti di massima pressione. Inoltre, la collaborazione con un team dal passato prestigioso come McLaren sembra favorire una crescita costante, sia in termini tecnici che caratteriali.
Un altro elemento da tenere in considerazione è la sua attitudine al lavoro con il team. Piastri si è già dimostrato un pilota estremamente ricettivo ai feedback degli ingegneri e collaborativo nella messa a punto della vettura. Questo aspetto è fondamentale quando si aspira a diventare campioni del mondo: avere il temperamento giusto per trascinare un’intera squadra verso il successo.
Non bisogna poi dimenticare la pressione del confronto con Norris. Battere costantemente un compagno di squadra così valido, in particolare nelle fasi cruciali del campionato, costituisce un’enorme iniezione di fiducia. La squadra, dal canto suo, lo supporta garantendogli libertà nella gestione delle strategie ma anche spingendolo a migliorare costantemente.
Il futuro? Se le performance della McLaren continueranno a crescere e la squadra fornirà a Piastri una macchina competitiva, le possibilità di vederlo lottare per il titolo mondiale sono tutt’altro che remote. Nell’ambiente si respira ottimismo, e il duo Norris-Piastri si candida a diventare uno dei più interessanti per gli anni a venire. Con la sua determinazione, il giovane australiano è pronto a inseguire il sogno che accomuna generazioni di piloti: diventare campione del mondo in Formula 1.