Il weekend del Gran Premio del Qatar si apre con una sola sessione di prove libere, ma ciò è bastato a infiammare gli animi di piloti e fan. Sul circuito di Lusail, è Oscar Piastri a sorprendere tutti, firmando il miglior tempo della sessione davanti al compagno di squadra Lando Norris. McLaren si conferma così protagonista assoluta, mostrando una volta di più la crescita esponenziale della scuderia nelle ultime gare della stagione. Il giovane australiano ha completato un giro praticamente perfetto, sfruttando al massimo le condizioni della pista e mettendo le basi per un fine settimana da protagonista.
Il caldo del deserto ha reso il lavoro di raccolta dati particolarmente impegnativo; le squadre hanno dovuto adattarsi rapidamente a temperature dell’asfalto oltre i 40 gradi. La Ferrari ha scelto di lavorare soprattutto sui long run e l’adattamento agli pneumatici Pirelli soft, mentre Red Bull si è concentrata sulla simulazione di qualifica con Verstappen fuori dai primi tre, ma con l’incognita legata al reale potenziale della RB19. Lewis Hamilton, nel frattempo, ha lavorato su assetti differenti rispetto a George Russell, alla ricerca della miglior trazione nell’ultimo settore, sempre delicato a Lusail.
Il fatto che ci sia una sola sessione di prove libere stravolge le strategie: nessuno può più permettersi passi falsi o malintesi nell’assetto. Piloti e ingegneri devono trarre il massimo da ogni giro, ogni minuto in pista è vitale per raccogliere dati in vista della qualifica e soprattutto della Sprint Race che, proprio in Qatar, promette scintille. Piastri e Norris ne hanno approfittato per macinare chilometri e confermarsi su ritmi da top team: la McLaren, ormai stabilmente tra i migliori, può davvero puntare in alto sia nel weekend che nella classifica costruttori.
La performance di McLaren non deve sorprendere: a partire da Silverstone la squadra di Woking ha portato aggiornamenti progressivi molto efficaci, soprattutto sul piano aerodinamico. Piastri, rookie solo sulla carta, dimostra un’incredibile maturità, mentre Norris ormai si conferma un top driver capace di adattarsi a qualsiasi condizione. Se Verstappen e la Red Bull restano i favoriti per la pole e la vittoria, per la prima volta si percepisce una sensazione di incertezza che potrebbe movimentare la lotta al vertice, soprattutto con il format Sprint pronto a mischiare le carte.
Non vanno sottovalutate nemmeno le insidie tecniche del circuito di Lusail: l’asfalto abrasivo mette a dura prova le gomme e le uscite aggressivi sulle dissuasori rischiano di compromettere la sessione di qualifica per diversi piloti. Mercedes e Ferrari hanno mostrato soluzioni tecniche differenti, optando per carichi aerodinamici diversi; Hamilton sembra trovarsi più a suo agio rispetto alle ultime gare, mentre Leclerc e Sainz restano leggermente staccati dal passo McLaren. Per quanto riguarda Aston Martin, Alonso ha lamentato alcune difficoltà nella gestione della temperatura delle gomme, segno che le condizioni ambientali potrebbero giocare un ruolo determinante in gara.
Oltre agli aspetti tecnici, la pressione psicologica è altissima: con il mondiale piloti ormai indirizzato verso Verstappen, la battaglia vera resta nei dettagli, tra le squadre in cerca del secondo posto e i piloti che lottano per conservare il sedile in Formula 1. La sessione unica di prove libere ha costretto tutti a osare, con diversi errori che hanno coinvolto piloti come Perez e Stroll, a dimostrazione che Lusail non perdona la minima distrazione.
I fan possono già pregustare un weekend indimenticabile: le prestazioni vicine tra McLaren, Red Bull e – a tratti – Mercedes, promettono una qualifica combattuta e una Sprint Race che potrebbe riservare sorprese. Occhi puntati sugli assetti scelti dalle squadre e sulla gestione delle gomme: saranno questi i fattori chiave in una delle tappe più esigenti del calendario. Un momento magico per gli appassionati, che vedono finalmente una Formula 1 più incerta e spettacolare, nella quale ogni sessione può stravolgere gerarchie e pronostici.