La penultima sessione di prove libere del Mondiale 2023 di Formula 1 si è appena conclusa sul tracciato di Yas Marina, ad Abu Dhabi, segnando un sorprendente protagonista: Lando Norris su McLaren. Il giovane inglese ha infatti firmato il miglior tempo della FP2, precedendo un Max Verstappen che si è dimostrato ancora una volta agguerrito nonostante qualche difficoltà nei primi giri. Questo risultato non solo accende le speranze dei tifosi McLaren, ma regala anche nuovi spunti in vista dell’ultima gara stagionale, dove ancora sono in ballo posizioni importanti nelle classifiche piloti e costruttori.
Norris ha girato in 1'24''660, distanziando Verstappen di appena 0,2 secondi. Alle loro spalle si è piazzato Charles Leclerc su Ferrari, molto concentrato sull’analisi del passo gara. Il pilota monegasco ha saputo cogliere il massimo dal proprio pacchetto tecnico in una sessione caratterizzata da temperature più basse rispetto al day-time, una variabile che potrebbe incidere anche durante la gara, prevista proprio al crepuscolo di Abu Dhabi.
Il venerdì di Yas Marina ha anche fornito indicazioni interessanti dal punto di vista strategico: McLaren e Red Bull hanno mostrato solidità sul giro secco, ma il vero punto interrogativo resta il degrado gomme sugli stint lunghi. Mercedes, dal canto suo, ha optato per un lavoro più “nascosto”, preferendo concentrarsi sul passo e limitando l’utilizzo delle soft, con Lewis Hamilton e George Russell che hanno chiuso rispettivamente in quarta e sesta posizione. Da segnalare la quinta piazza di Valtteri Bottas su Alfa Romeo, sorprendente outsider tra i “big” della giornata.
Discorso diverso invece per Oscar Piastri, che chiude solo undicesimo, lontano dai riflettori ma molto impegnato nel raccogliere dati utili per la corsa. Il rookie australiano della McLaren si è concentrato soprattutto su simulazioni di passo gara, sacrificando così il tempo sul giro secco, ma ponendo solide basi per una domenica d’attacco.
Da non sottovalutare nemmeno la prestazione delle Alpine, apparse in crescita grazie alle ultime evoluzioni tecniche. Esteban Ocon e Pierre Gasly hanno lavorato separati al box, con strategie differenziate che ben lasciano intuire una possibile diversità di approccio strategico in gara, nella speranza di guadagnare punti preziosi in ottica costruttori.
Ferrari, dal canto suo, si è distinta per una notevole costanza sia con Leclerc che con Sainz, con il team di Maranello intento a valutare le diverse mescole in funzione della corsa. Il Cavallino Rampante appare deciso a chiudere la stagione nel migliore dei modi, magari agguantando la seconda posizione costruttori davanti a Mercedes, distacco ormai ridotto al minimo.
Interessante il confronto tra piloti titolari e giovani di talento: la sessione ha visto anche la presenza di alcune “wild card” provenienti da Formula 2 e dal vivaio delle scuderie, chiamati a dimostrare il loro valore in vista di possibili ruoli futuri in F1. Questo dimostra quanto ormai Yas Marina rappresenti una vetrina importantissima non solo per chi lotta per i titoli, ma anche per chi cerca occasioni per la stagione successiva.
Con ancora molta incertezza sui livelli di competitività in gara e sulle strategie da adottare – tra soft, medium e hard – Abu Dhabi si prepara dunque ad un gran finale che terrà tutti con il fiato sospeso fino all’ultima curva. I fan possono aspettarsi una battaglia serratissima sotto le luci della notte araba, con i valori in campo più equilibrati che mai e la promessa di uno spettacolo degno del gran finale di stagione.
Ora la parola passa alla qualifica, dove ogni dettaglio potrà fare la differenza e in cui piloti e squadre dovranno sfoderare il massimo del proprio potenziale. Se le premesse sono queste, prepariamoci a vivere uno degli epiloghi più avvincenti dell’intera stagione di Formula 1!