Clamoroso in Qatar: Strategia McLaren Shocka Tutta la F1!

Clamoroso in Qatar: Strategia McLaren Shocka Tutta la F1!

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Nella cornice abbagliante del Gran Premio del Qatar, il team McLaren ha recentemente attirato l’attenzione degli appassionati e degli addetti ai lavori grazie a una strategia in qualifica che ha suscitato sorpresa e discussioni animate tra i rivali. L’approccio scelto dalla scuderia di Woking, infatti, si è distinto per la sua audacia e per la volontà di giocarsi il tutto per tutto in una situazione dove molti avrebbero preferito un atteggiamento più conservativo.

La qualifica in Qatar è stata caratterizzata da condizioni estreme: temperature elevate, un asfalto abrasivo e il rischio costante che la sabbia sollevata dal vento interferisse con le prestazioni delle monoposto. In questo contesto, ogni decisione strategica assumeva il peso di una partita a scacchi giocata a 300 chilometri orari. McLaren, forte dei recenti progressi, ha deciso di convincere i propri piloti Lando Norris e Oscar Piastri a utilizzare un set aggiuntivo di pneumatici morbidi in Q1, puntando a massimizzare la performance sin da subito e cercando di mettersi al riparo da eventuali rischi legati a incidenti o bandiere rosse improvvise.

Questa scelta ha lasciato esterrefatti diversi avversari, tra cui le squadre di vertice come Ferrari, Mercedes e persino Red Bull. La maggior parte dei team tende solitamente a risparmiare pneumatici morbidi per la fase decisiva della qualificazione, ovvero la Q3, cercando così di avere a disposizione il massimo grip nel momento clou in cui si assegna la pole position. McLaren, invece, ha preso una direzione diametralmente opposta, scommettendo su una progressione più lineare e costante dell’assetto e sulla capacità dei piloti di sfruttare al meglio ciò che avevano a disposizione.

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Il team principal Andrea Stella ha difeso la propria strategia spiegando che in un circuito così impegnativo e imprevedibile, la priorità assoluta era evitare qualsiasi rischio di eliminazione precoce in Q1 e Q2. La rapidità con cui le condizioni della pista potevano mutare – a causa di vento e sabbia – rendeva rischioso tentare un passaggio con gomme già usate, perché anche una piccola incertezza avrebbe potuto costare caro. “Abbiamo preferito mettere in sicurezza il passaggio e mettere i nostri piloti nella migliore condizione possibile per la Q3, anche a costo di sacrificare leggermente la freschezza delle gomme”, ha dichiarato Stella nel post-qualifica.

Naturalmente, questa audacia presentava delle insidie: arrivare all’ultima manche con gomme meno performanti avrebbe potuto costare quei preziosi decimi che fanno la differenza tra la prima e la seconda fila. Infatti, nel finale, Norris e Piastri hanno mostrato grande abilità ma non sono riusciti a strappare la pole position a un Max Verstappen scatenato. Tuttavia, il risultato finale – con entrambi i piloti ampiamente competitivi – ha dimostrato che la strategia, pur atipica, non era priva di logica.

Le reazioni dei rivali sono state contrastanti: da un lato, alcuni hanno elogiato lo spirito d’intraprendenza di McLaren, sottolineando come la Formula 1 moderna premi spesso chi osa e sa adattarsi in tempo reale. Dall’altro, non sono mancate le perplessità sulla scelta di bruciare un set supplementare di soft quando, soprattutto in gara, la gestione delle gomme resta una delle chiavi decisive.

Al di là del risultato specifico, l’episodio qatariota segna ancora una volta l’inizio di una nuova era per McLaren, sempre più incline a rischiare pur di rompere l’egemonia dei vertici attuali. Il coraggio nelle decisioni, la fiducia nei propri piloti e una lettura attenta delle condizioni di gara hanno portato nuova linfa e molta fiducia tra i sostenitori del team britannico.

Con il Mondiale ancora aperto e molte gare ancora da disputare, non resta che attendere per scoprire se questa filosofia “aggressiva” proseguirà anche nei prossimi GP. Una cosa è certa: McLaren ha già vinto la sua sfida con la paura di sbagliare – e i tifosi di Formula 1 sanno quanto questo, alla lunga, possa fare la differenza.