Il Gran Premio d’Austria 2024, tenutosi sullo storico Red Bull Ring di Spielberg, si è rivelato particolarmente amaro per la scuderia Stake F1 Team Kick Sauber. Dopo una serie di prestazioni altalenanti nelle ultime gare, la compagine elvetica puntava a un risultato convincente in terra austriaca, ma ha invece lasciato l’Austria senza punti e con un retrogusto di delusione, sia tra i piloti sia tra i tecnici ai box.
Nico Hülkenberg, appena approdato al team dopo una lunga esperienza in Haas, si è trovato a dover gestire non solo la giovane vettura C44 ancora in fase di sviluppo, ma anche la pressione di un weekend ricco di insidie fin dalle prime battute. Per tutto il weekend, il pilota tedesco ha faticato a trovare la giusta sintonia con il set-up e, nonostante alcuni acuti nelle prove libere, la realtà della gara si è rivelata ben più ostica. Una gestione gomme complicata e una strategia influenzata da diverse variabili non hanno permesso a Hülkenberg di entrare nella zona punti, lasciando sfogare un comprensibile disappunto ai microfoni a fine gara: “Non è stata la nostra giornata e nemmeno la nostra corsa. Dobbiamo lavorare sodo per migliorare e tirarci fuori da questa situazione”. Parole che testimoniano la consapevolezza del lavoro ancora da svolgere in fabbrica e in pista.
Al fianco del più esperto compagno di squadra, lo junior Gabriel Bortoleto—al suo debutto in un weekend ufficiale di Formula 1 come pilota di riserva—ha avuto modo di assaporare la complessità e le esigenze tecniche della regina del motorsport. Il giovane brasiliano, che tanto bene ha fatto nei campionati propedeutici, ha affrontato il difficile compito di adattarsi rapidamente sia alle procedure che ai sensibilissimi limiti d’aderenza delle monoposto di ultima generazione. Bortoleto ha ammesso che il passo gara e la gestione del traffico si sono rivelati più impegnativi di quanto potesse prevedere, ma considera questa esperienza come un “passo fondamentale” nella sua crescita professionale. Nonostante il risultato finale non abbia portato punti in dote, lo sguardo di Gabriel rimane rivolto al futuro e alla concreta possibilità di mettersi ancora una volta in mostra sulla scena mondiale.

L’aspetto tecnico della debacle Sauber in Austria ha origini profonde. Il pacchetto aerodinamico, sebbene abbia ricevuto piccoli aggiornamenti recenti, fatica ancora a garantire costanza su percorrenze medie e lunghe. Soprattutto la gestione delle mescole su una pista come Spielberg, caratterizzata da curve veloci e forti accelerazioni, ha messo nuovamente in crisi l’equilibrio della C44. L’assenza di punti in Austria pesa come un macigno anche sul morale della squadra, che vede i propri sforzi in fabbrica ancora privi di una vera e propria svolta tecnica capace di riportare il team nelle posizioni di centro classifica.
Nonostante le difficoltà, il paddock continua a vociferare un clima di fiducia in seno alla scuderia svizzera, anche in vista dei prossimi appuntamenti estivi. Il team principal, Andreas Seidl, resta ottimista circa le potenzialità del progetto a medio termine e, soprattutto, sottolinea come il lavoro di sviluppo non si sia mai fermato: nuovi componenti aerodinamici e affinamenti meccanici sono attesi nelle prossime tappe di questo Mondiale lunghissimo e sempre più competitivo.
L’obiettivo ora è lasciarsi alle spalle lo zero austriaco e concentrarsi sull’ottimizzazione degli aggiornamenti già previsti in vista del Gran Premio di Gran Bretagna. Silverstone rappresenta non solo una delle tappe più prestigiose del calendario, ma anche un banco di prova tecnico ancora più stressante per telaio e power unit: una sfida impegnativa che potrebbe offrire a Sauber l’occasione del riscatto o, quanto meno, quella tanto agognata svolta di stagione. I tifosi della squadra elvetica, intanto, restano vicini ai propri beniamini, pronti a sostenere Hülkenberg e Bortoleto in ogni curva di questa intensa stagione 2024.