Il Gran Premio di Città del Messico ancora una volta ha regalato emozioni forti, colpi di scena e prestazioni indimenticabili che hanno tenuto gli appassionati incollati agli schermi. Il circuito dell’Autódromo Hermanos Rodríguez, famoso per la sua atmosfera unica e l’altitudine che mette a dura prova i motori delle monoposto, ha assegnato punti cruciali nel mondiale, segnando una tappa chiave di questa appassionante stagione di Formula 1.
Uno dei grandi protagonisti del weekend è stato sicuramente Max Verstappen. L’olandese ha dimostrato, ancora una volta, il suo status di leader incontrastato, gestendo alla perfezione la corsa e conquistando la vittoria con una sicurezza disarmante. La sua Red Bull si è adattata perfettamente alle condizioni della pista, permettendogli di eguagliare il record di vittorie in una sola stagione e confermando il dominio della scuderia austriaca. Il passo gara di Verstappen è stato inavvicinabile, una vera e propria sentenza per i rivali.
Non sono però mancati i momenti difficili per alcuni grandi nomi. Sergio Perez, idolo di casa e protagonista attesissimo, è incappato in un incidente già alla partenza che lo ha relegato ai margini della gara, spegnendo i sogni del pubblico messicano. Un vero peccato per Checo, che puntava a salire sul podio davanti ai suoi tifosi. Stesso discorso per Fernando Alonso, costretto al ritiro per problemi tecnici dopo una prestazione non all’altezza delle aspettative di inizio weekend.
Tra le note più liete c’è senza dubbio la Mercedes, che ha dato segnali molto incoraggianti. Lewis Hamilton ha conquistato una solida seconda posizione, dimostrando una volta di più la sua classe e la capacità di gestire situazioni complicate. La W14 ha mostrato buoni progressi rispetto alle gare precedenti, soprattutto sul passo gara, aprendo spiragli interessanti in vista delle ultime prove della stagione. George Russell, invece, pur partendo forte ha sofferto sulla lunga distanza, confermando le difficoltà di gestione gomme già viste in altri appuntamenti.
Grande soddisfazione anche per la Ferrari, che ha piazzato entrambi i piloti nella top 5. Charles Leclerc, partito dalla pole position, ha saputo tenere testa agli avversari nelle fasi più concitate, perdendo la leadership solo per la superiore strategia Red Bull. Carlos Sainz ha completato la buona prestazione del Cavallino, portando a casa punti preziosi che fanno morale dopo un periodo non facile per Maranello.
Tra le sorprese del weekend anche Daniel Ricciardo. L’australiano, tornato in AlphaTauri, ha ottenuto punti importanti per la scuderia di Faenza, rilanciando le proprie quotazioni in ottica futura. Ottimi segnali sono arrivati anche da Oscar Piastri e Alex Albon, abili a portare rispettivamente la McLaren e la Williams vicino alla zona punti al termine di una corsa combattutissima.
Sul fronte negativo, invece, vanno segnalate le difficoltà di Aston Martin: problemi di affidabilità e scelte strategiche poco fortunate hanno penalizzato sia Alonso sia Lance Stroll, lasciando la squadra inglese a secco di punti. Anche la Haas ha faticato moltissimo, confermando di avere una monoposto poco competitiva specialmente in gestione pneumatici sulle piste più impegnative.
A poche gare dal termine, la Formula 1 si avvia al gran finale col mondiale costruttori ormai saldamente nelle mani della Red Bull, ma con molte posizioni in classifica ancora aperte per team e piloti. Il Gran Premio del Messico ha sancito gerarchie, segnato record e dato nuova linfa a protagonisti inattesi: la battaglia per la gloria non è ancora finita e i fan sono pronti a vivere altre pagine spettacolari di questo incredibile campionato.