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Endet 8. Oktober 2025 um 23:59

Sfortuna in F1: Alonso è davvero il più sfortunato del Circus?

Sfortuna in F1: Alonso è davvero il più sfortunato del Circus?

Squadra FansBRANDS® |

Fernando Alonso, con la sua carriera straordinariamente lunga e una collezione di successi che farebbe invidia a qualsiasi pilota, continua a essere uno dei protagonisti più affascinanti della Formula 1 moderna. Eppure, parlando con i fan e osservatori attenti del Circus, spesso emerge una domanda: Alonso, per talento e dedizione, avrebbe potuto raccogliere ancor più del già straordinario bottino che ha conquistato? E quanto ha pesato la sfortuna sulle sue stagioni?

Analizzare la carriera di Alonso è come sfogliare il romanzo avvincente di un guerriero mai domo. Dall’esordio in Minardi, alle glorie mondiali con Renault nel 2005 e 2006, poi le sfide contro giganti come Schumacher, Vettel e Hamilton, lo spagnolo ha sempre saputo interpretare il ruolo del protagonista. Eppure, la storia sembra avergli riservato molte volte un copione avverso, in cui avvenimenti casuali, decisioni dei team o episodi di pista sfortunati hanno inciso più del dovuto sulle sue ambizioni iridate.

Basti pensare al 2010 con Ferrari, quando una strategia sbagliata ad Abu Dhabi gli costò il titolo mondiale, oppure ai numerosi ritiri per guasti meccanici o episodi sfortunati in diverse stagioni. Anche nel presente, nonostante una rinascita sportiva impressionante con Aston Martin, Alonso continua a lamentare episodi di sfortuna che, secondo lui stesso, lo perseguitano ancora oggi.

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Non si tratta solo di pura casualità: basta osservare gli ultimi gran premi. L’asturiano ha riscontrato incidenti ed episodi di contatto che hanno vanificato strategie, buon ritmo gara e qualifiche da protagonista. Per esempio, in alcune gare recenti, Alonso si è ritrovato coinvolto in incidenti non per colpa sua, o ha visto la sua vettura subire danni per detriti in pista, situazioni che, a detta degli esperti, hanno una frequenza insolita se rapportata ad altri top driver.

Il confronto con i colleghi della griglia attuale è impietoso sotto il profilo della buona sorte: alcuni rivali sono riusciti a sfruttare occasioni favorevoli nel momento decisivo, capitalizzando sugli errori altrui o beneficiando di situazioni favorevoli come virtual safety car o strategie azzeccate dal muretto. Alonso, invece, si trova spesso dalla parte sbagliata della linea sottile che separa la gloria dalla delusione.

Eppure, il suo talento è indiscusso. Nonostante la sfortuna, Fernando riesce sempre a estrarre il massimo dalla vettura, a motivare il team e a infiammare i tifosi con sorpassi spettacolari e una grinta agonistica fuori dal comune. Tutto ciò alimenta ancora di più la leggenda del campione mai domo, capace di reinventarsi e di credere nelle sue capacità anche quando tutto sembra remare contro.

Gli appassionati di Formula 1 sanno bene che la fortuna è una componente silenziosa ma fondamentale: bastano un safety car nel momento sbagliato, una foratura inaspettata o un contatto con un avversario per cambiare il destino di una stagione. Alonso, in questo senso, sembra averne visto più dei suoi pari, ma mai ha mollato la presa. Anzi, ogni sfida è diventata occasione di crescita, nuove motivazioni e spettacolo assicurato in pista.

Oggi, con un futuro da decifrare ma con la certezza di essere ancora uno dei piloti più forti in circolazione, Fernando Alonso si conferma leggenda della Formula 1. La sfortuna, certo, fa parte del gioco, ma il suo talento e l’enorme passione sono la prova che certi campioni rimangono tali, a prescindere dal conto aperto con il destino.