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Endet 13. Oktober 2025 um 23:59

Scopri gli Eroi Nascosti: Come i Marshall Salvano i Piloti F1!

Scopri gli Eroi Nascosti: Come i Marshall Salvano i Piloti F1!

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Nel mondo della Formula 1 la parola d’ordine è velocità, ma la sicurezza rappresenta da sempre il pilastro su cui si fonda tutto il circus del motorsport. Se molto si parla di tecnologie avanzate, barriere all’avanguardia e protocolli medici, vi è una figura fondamentale – spesso invisibile agli occhi dei tifosi – che merita invece un posto d’onore: quella dei commissari di pista, veri e propri angeli custodi del Gran Premio.

I commissari sono i primi a intervenire quando qualcosa va storto in pista: incidenti, vetture ferme in posizioni pericolose, detriti, incendi. Non sono semplici volontari; sono professionisti addestrati, alcuni con decenni di esperienza, capaci di prendere decisioni in frazioni di secondo in condizioni di pressione elevatissima. La loro rapidità di reazione può letteralmente fare la differenza tra la vita e la morte di un pilota.

Durante un fine settimana di gara, i commissari sono divisi in squadre posizionate in specifici punti del tracciato, ciascuno con ruoli ben definiti. Vi sono i cosiddetti “track marshals”, coloro che intervengono fisicamente sulla pista, quelli addetti alle bandiere, fondamentali per la comunicazione con i piloti, ed altri specializzati nella gestione antincendio o nel recupero dei veicoli incidentati. Ogni movimento è coordinato nei minimi dettagli con la direzione gara e con i sistemi di sicurezza della FIA.

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Uno degli elementi più caratteristici del lavoro dei commissari è la gestione delle bandiere: non si tratta solo di sventolare il classico “giallo” in caso di pericolo. Ogni colore e movimento comunica ai piloti una situazione precisa, dagli incidenti ad avvisi di pista scivolosa, aggiornando in tempo reale chi sfreccia a oltre 300 km/h. La precisione è fondamentale, qualsiasi errore nei segnali può generare gravi conseguenze in pista.

Ma il vero valore aggiunto dei commissari risiede nella loro prontezza d’intervento. Basta ricordare episodi storici – come il drammatico incidente di Romain Grosjean in Bahrain nel 2020 – per rendersi conto di quanto la reattività e il coraggio dei commissari rappresentino il primo vero scudo a protezione della vita dei protagonisti della gara. Nel giro di pochi secondi, senza esitazione, riescono ad accorrere con estintori pronti, tagliare cinture di sicurezza o liberare piloti da situazioni critiche.

La formazione dei commissari è costante e rigorosa. Ogni anno partecipano a simulazioni di incidenti e si aggiornano sulle nuove tecnologie delle auto e dei sistemi di sicurezza. Il coordinamento internazionale permette loro di affrontare differenti piste e culture senza perdere l’efficacia dell’operato. Sono, per molti aspetti, professionisti non meno specializzati di piloti o ingegneri.

Non sono però immuni da rischi: essere un commissario significa esporsi in prima linea. I tifosi più attenti ricorderanno episodi in cui gli stessi marshals sono rimasti coinvolti in incidenti durante gli interventi di recupero. Eppure, la loro dedizione non conosce limiti: spesso si tratta di appassionati che dedicano tempo, energia e, non di rado, ferie e risorse personali pur di essere presenti a bordo pista.

Dietro ogni grande spettacolo di Formula 1 si cela dunque il cuore pulsante dei commissari di pista. La loro opera è silenziosa ma vitale, il vero “primo soccorso” di ogni gara. La prossima volta che la safety car entra e la gara si ferma per un incidente, ricordiamoci di chi, nel giro di pochi attimi, si sta già muovendo tra fuoco e lamiere, per assicurarsi che – anche in uno sport estremo come questo – la sicurezza resti sempre al primo posto.