Negli ultimi anni, la McLaren ha vissuto un processo di trasformazione che ha riportato la scuderia britannica sulla mappa delle contendenti al titolo Costruttori. Dopo un periodo burrascoso post-2012, fatto di risultati altalenanti e tanta frustrazione per i tifosi di Woking, l'investimento in infrastrutture, lo sviluppo tecnologico e la scelta di piloti giovani ma affamati si sono rivelati le chiavi della rinascita. Al centro di questa rivoluzione c'è la ferma volontà di conquistare quel titolo che manca ormai dal lontano 1998.
La stagione 2023 è stata il vero punto di svolta. Dopo un inizio difficile, la McLaren ha introdotto aggiornamenti tecnici cruciali nella monoposto, ribattezzata MCL60, che hanno permesso a Lando Norris e al rookie Oscar Piastri di imporsi come veri outsider davanti a squadre blasonate come Ferrari e Mercedes. Il ritmo di sviluppo della squadra è stato uno dei più impressionanti della griglia, frutto anche dell'apertura della nuova galleria del vento e di un'intensa sinergia tra il team di ingegneri e i piloti.
Norris si è confermato uno dei piloti più completi della sua generazione, mentre Piastri ha stupito tutti per maturità e velocità già alla sua prima stagione, vincendo anche la Sprint in Qatar. La coesione all'interno del team, la leadership carismatica di Zak Brown e l'approccio analitico del direttore tecnico Andrea Stella hanno creato un'armonia che si è riversata sui risultati in pista. Neanche il gap iniziale da Red Bull è riuscito a scoraggiare il team, che ha continuato a spingere su ogni fronte.

Guardando al 2025, il sogno della McLaren di tornare campione costruttori sembra più concreto che mai. La squadra ha già iniziato a lavorare sulla prossima generazione di monoposto, sfruttando le competenze accumulate nel 2023 e 2024 e le nuove partnership tecnologiche strette con fornitori di alto profilo. Non si tratta solo di aumentare la velocità sul giro secco, ma soprattutto di consolidare una cultura vincente, basata su analisi dati, innovazione continua e capacità di reazione agli imprevisti regolamentari.
Un aspetto che potrebbe fare la differenza è la continuità del duo Norris-Piastri, vero valore aggiunto per la squadra. Raramente negli ultimi anni la McLaren aveva potuto contare su una coppia così affiatata e performante. Norris, ormai veterano del team, trasuda leadership e sente profondamente la sfida del titolo; Piastri, invece, è la sorpresa che aggiunge freschezza e ambizione. La chimica tra i due permette di massimizzare la raccolta di punti e di mettere pressione costante sugli avversari.
La griglia di F1 si preannuncia estremamente competitiva per il 2025: Red Bull dovrà difendersi dalle rivali con risorse importanti, Mercedes e Ferrari sono pronte a rilanciarsi, ma la McLaren sembra aver trovato una solidità che mancava da tempo. L'obiettivo dichiarato è chiaro: riportare il titolo mondiale costruttori a Woking, mettendo fine a un digiuno che dura da oltre un quarto di secolo e restituendo nuova linfa a una tifoseria appassionata e globale.
Nei box di Woking c’è finalmente un’aria di ottimismo autentico. I tecnici si mostrano fiduciosi, i piloti motivatissimi, e la proprietà sostenuta da nuovi investitori ha garantito risorse per uno sviluppo continuo durante tutta la stagione. I fan possono aspettarsi una McLaren capace di lottare al vertice, tornando a far risuonare il nome della scuderia tra i grandi della Formula 1 moderna. Una cosa è certa: la rinascita arancione è soltanto all’inizio, e il sogno mondiale sembra sempre meno lontano.