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Alonso in Crisi a Città del Messico: Scoppia il Caso Aston Martin!

Alonso in Crisi a Città del Messico: Scoppia il Caso Aston Martin!

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Il Gran Premio di Città del Messico si è confermato ancora una volta tra i più esigenti dell’intero calendario di Formula 1, mettendo a dura prova piloti e team. In particolare per l’Aston Martin, la corsa messicana ha rappresentato un vero banco di prova per Fernando Alonso e Lance Stroll, entrambi chiamati a confrontarsi con condizioni di pista insidiose e una vettura apparsa in evidente difficoltà nell’adattarsi alle caratteristiche uniche dell’Autódromo Hermanos Rodríguez.

La qualifica di sabato aveva già fornito un avvertimento: nonostante la loro esperienza, né Alonso né Stroll sono riusciti a portare le AMR23 nella top ten, evidenziando una mancanza di grip e di bilanciamento che il team ha faticato a correggere anche con diverse soluzioni di assetto. Tuttavia, la vera sfida si è consumata la domenica, quando la complessità del tracciato – situato a oltre 2.200 metri sul livello del mare – ha reso la gestione della gara più impegnativa del previsto.

La partenza ha visto Alonso scattare più avanti di Stroll, ma un contatto nelle fasi concitate dei primi giri ha compromesso le loro strategie. Lo spagnolo ha poi lamentato anche difficoltà di temperatura sugli pneumatici e una perdita di prestazione che non gli ha consentito di andare oltre una modesta posizione a punti. Stroll, dal canto suo, ha dovuto lottare per rimanere in zona gara, terminando più lontano dopo un contatto e una ripartenza dopo la bandiera rossa.

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La gestione delle gomme è risultata estremamente complicata. Ad alta quota, infatti, il carico aerodinamico generato dalle monoposto risulta ridotto: questo, abbinato alle temperature della pista in costante evoluzione (- anche causa della bandiera rossa dopo il contatto tra Magnussen e le barriere -) ha messo in crisi l’aderenza delle Aston Martin. Il team ha provato a differenziare le strategie tra i due piloti, ma senza trovare la chiave di volta per entrare realmente in lotta con i diretti avversari.

Fernando Alonso, nel post-gara, non ha nascosto la propria frustrazione: “Abbiamo vissuto un weekend difficile. Dopo la bandiera rossa le condizioni sono cambiate e la macchina non aveva il passo necessario. Dobbiamo capire meglio cosa è successo, analizzare i dati e lavorare sodo per tornare competitivi già dal prossimo round.” Il due volte campione del mondo, noto per la sua capacità di adattamento, ha riconosciuto che il team sta attraversando una fase di sviluppo delicata, soprattutto in vista dei prossimi appuntamenti in calendario.

Stroll, dal canto suo, ha dichiarato che ottenere punti sarebbe comunque stato complicato: la mancanza di velocità di punta e la difficile gestione degli pneumatici hanno costretto il canadese a una gara in salita, condita da diversi duelli ma senza la soddisfazione di portare a casa un risultato importante. La ripartenza dopo la bandiera rossa è stata particolarmente turbolenta per lui, coinvolto in un incidente che ha compromesso definitivamente il suo Gran Premio.

Nel complesso, il weekend messicano ha evidenziato quanto la lotta nella zona punti sia diventata serrata nella parte centrale della classifica costruttori. Aston Martin deve ora lavorare su due fronti: da un lato migliorare la comprensione della AMR23 in condizioni di bassa aderenza e altitudine, e dall’altro riconquistare fiducia, fondamentale per continuare a competere contro squadre come Alpine e McLaren, in evidente crescita nelle ultime gare.

La prossima tappa mondiale vedrà il circus spostarsi a Interlagos per il Gran Premio del Brasile, una pista altrettanto esigente dove il meteo potrà ritagliarsi un ruolo da protagonista. Team e piloti avranno così una nuova occasione per rispondere ai dubbi sollevati dalla gara messicana, e magari regalare ai tifosi dell’Aston Martin una prestazione all’altezza delle aspettative.