Nelle ultime stagioni la McLaren si è progressivamente rafforzata, tornando ai vertici della Formula 1 dopo un periodo piuttosto complesso. Dopo una prima parte del 2024 esaltante, con risultati che hanno permesso al team di Woking di lottare regolarmente per podi e vittorie, inizia però a emergere un certo nervosismo nei vertici della scuderia. Il motivo? Le crescenti difficoltà nelle qualifiche, che rischiano di compromettere le ambizioni per il campionato e, soprattutto, alimentare i dubbi in prospettiva 2025.
La squadra britannica, guidata sapientemente da Andrea Stella, ha già sottolineato come le prestazioni del nuovo pacchetto di aggiornamenti siano sostanzialmente solide, specialmente sulla distanza. Tuttavia, è in qualifica che iniziano ad apparire le prime crepe: benché il ritmo gara resti competitivo – spesso secondo solo alla Red Bull di Max Verstappen – la McLaren fatica nelle fasi cruciali del sabato pomeriggio, con tempi sul giro secco che non rispecchiano il potenziale mostrato la domenica.
Gli ingegneri spiegano che una delle principali cause è la finestra ristretta di utilizzo delle gomme Pirelli, elemento fondamentale nel trovare il bilanciamento ideale su asfalto freddo o particolarmente scivoloso. Anche Lando Norris stesso ha riferito frustrazione nel non riuscire a estrarre il massimo dalla monoposto nei giri chiave, testimonianza di una situazione tecnica delicata e ancora irrisolta.

Il timore più grande, espressamente dichiarato dai tecnici nel briefing post-GP, riguarda la possibilità che questo trend negativo in qualifica prosegua anche nel 2025. Nonostante il piano di sviluppo in corso, l’impossibilità di adattare perfettamente l’auto alle caratteristiche dei circuiti e delle gomme potrebbe portare la McLaren a perdere importanti posizioni in griglia, vanificando gli enormi progressi compiuti sotto la gestione Stella.
C’è però fiducia nei correttivi che il reparto aerodinamico e progettuale sta introducendo. Secondo indiscrezioni filtrate dal quartier generale di Woking, sono in arrivo nuovi pacchetti di aggiornamento che dovrebbero migliorare la gestione termica degli pneumatici e garantire una finestra di utilizzo più ampia, fondamentale per elevare la competitività anche in qualifica. I dati in galleria del vento fanno ben sperare, anche se la pressione del calendario compresso della F1 non lascia molto tempo alla sperimentazione in pista.
A complicare ulteriormente il quadro, è forte la pressione degli avversari diretti: la Ferrari, ad esempio, ha già dimostrato un grande salto di qualità sul singolo giro, mentre la Mercedes, sempre pericolosa nei fine settimana più caotici, potrebbe approfittare dei punti deboli degli altri top team. La Red Bull, dal canto suo, resta il riferimento assoluto, ma anche loro stanno monitorando con attenzione le prestazioni delle rivali proprio in vista della prossima rivoluzione regolamentare.
Per i tifosi della McLaren, le sfide aperte sono lo stimolo perfetto per sostenere la squadra in questo momento cruciale. Il team, tradizionalista e innovatore allo stesso tempo, si trova ancora una volta davanti a un bivio determinante per il futuro: riuscire ad affinare ogni dettaglio riuscirà a confermare quella crescita organica che tutti hanno potuto ammirare nei recenti successi? Gli occhi di tutto il paddock sono puntati su Norris, Piastri e sulle menti brillanti che lavorano nell’ombra, pronte a trasformare ancora una volta i dubbi in opportunità. Ed è proprio questo il bello della Formula 1: ogni crisi, se ben gestita, può diventare il trampolino per nuove, entusiasmanti vittorie.