Il Gran Premio del Qatar accoglie la Formula 1 sotto i riflettori del circuito di Lusail, offrendo subito emozioni già nella prima sessione di prove libere. Nonostante il caldo torrido caratteristico della regione, i team non hanno perso l'occasione per ottimizzare assetti e strategie in vista di un weekend che si annuncia ricco di insidie, tra vento imprevedibile, sabbia portata dal deserto e gomme sottoposte a grande stress.
Le modifiche apportate al tracciato rispetto all’ultima visita del Circus, unite a un asfalto decisamente nuovo, hanno reso ancora più intrigante la fase iniziale del weekend. Tutti i piloti hanno cercato di interpretare al meglio una pista scivolosa, con graining e gestione termica delle gomme a rappresentare una delle sfide chiave, soprattutto considerata la presenza della Sprint Race che impone ai team di preparare la macchina in modo estremamente versatile.
Fin da subito, i big della categoria si sono messi in mostra con simulazioni sui diversi compound. Interessante il lavoro svolto dalle Red Bull, con Verstappen particolarmente focalizzato sulla ricerca del bilanciamento ideale e Perez impegnato a raccogliere dati sull’usura pneumatici. Le Mercedes si sono concentrate sulle prove di long run, mentre Ferrari ha risposto portando Charles Leclerc e Carlos Sainz a testare nuove soluzioni aerodinamiche.
Da non sottovalutare le prestazioni di una McLaren in grande crescita, capace di insidiare gli avversari sia sul giro secco sia nei run più lunghi. Lando Norris si è distinto per ritmo e capacità di trovare subito il feeling su una pista comunque poco gommata, mentre Oscar Piastri ha dimostrato di poter ricercare i limiti in vista di un fine settimana che potrebbe riservare colpi di scena.
Tra le sorprese del venerdì spicca anche l’Aston Martin, con Fernando Alonso sempre incisivo nelle fasi di rilascio e frenata, capitalizzando l’esperienza nelle condizioni miste che spesso caratterizzano le prove di Lusail. Lance Stroll, pur rimanendo più indietro in classifica, ha comunque portato avanti uno sviluppo prezioso per il team, soprattutto sui long run con gomma media.
Una sessione complicata invece per alcuni team di centro gruppo, tra cui Alpine e Williams, alle prese con piccole difficoltà tecniche e la necessità di trovare un assetto che garantisse maggiore stabilità sull’anteriore. AlphaTauri e Haas hanno sfruttato ogni minuto a disposizione per raccogliere dati preziosi, cruciali in vista della sessione di qualifica e della gara Sprint, dove tradizionalmente chi si adatta meglio fa la differenza.
Da registrare alcune uscite di pista senza conseguenze durante la sessione, a testimonianza della costante ricerca del limite da parte dei piloti, desiderosi di trovare ogni vantaggio su un tracciato che non perdona la minima incertezza. Il vento laterale e l’asfalto abrasivo hanno infatti costretto i tecnici a una vera e propria corsa contro il tempo, per individuare la pressione gomme ideale e il compromesso tra carico aerodinamico e velocità sul dritto.
Con la prima sessione alle spalle, la sensazione generale nel paddock è quella di una gara aperta e imprevedibile, in cui ogni dettaglio potrà fare la differenza. Il pubblico del Qatar si prepara così ad assistere a un fine settimana spettacolare, con la speranza che la lotta per la vittoria coinvolga più team e che le strategie gomme possano riservare quelle emozioni che solo la Formula 1 sa regalare.