Il Gran Premio di Abu Dhabi si avvicina e l’atmosfera nel paddock della Formula 1 è carica di aspettative: ci troviamo infatti alle porte di una battaglia straordinaria che coinvolgerà ben tre top team. Red Bull, Mercedes e Ferrari si preparano a contendersi la vittoria su un circuito, quello di Yas Marina, che spesso ha regalato spettacolo e sorprese. Dopo una stagione altalenante, il weekend finale promette adrenalina pura sia per i tifosi che per gli addetti ai lavori.
Il tracciato di Abu Dhabi, famoso per i suoi rettilinei e le curve insidiose, rappresenta una sfida tecnica che i piloti attendono con particolare attenzione. La temperatura dell’asfalto, la gestione delle gomme e la strategia ai box saranno fattori determinanti per il risultato. Negli ultimi anni la Red Bull è spesso riuscita a esprimere velocità impressionanti su questo circuito, ma sia Mercedes che Ferrari hanno dimostrato di poter colmare il gap sulle piste cittadine e semi-cittadine.
La voce dei piloti, raccolta nelle interviste della vigilia, evidenzia una grande incertezza e una motivazione altissima da parte di tutti i protagonisti in griglia. Max Verstappen, reduce da una serie di vittorie convincenti, si mostra fiducioso nella competitività della Red Bull, ma sottolinea anche quanto le sessioni di prove libere saranno essenziali per affinare il setup. Lewis Hamilton, dal canto suo, vede una Mercedes in crescita e non nasconde la voglia di chiudere l’anno nel migliore dei modi. Charles Leclerc e Carlos Sainz ritengono invece che Ferrari sia pronta a sfruttare ogni opportunità, forti dei passi avanti fatti nello sviluppo della SF-24 nelle ultime gare.
Se la lotta per la vittoria sarà serrata, non meno interessante appare la battaglia alle spalle dei top team. Squadre come McLaren e Aston Martin hanno tutti gli strumenti per inserirsi nella zona punti, sfruttando ogni errore o occasione lasciata dagli avversari. In particolare, Lando Norris e Fernando Alonso potrebbero essere degli outsiders da tenere d’occhio, viste le loro recenti performance di rilievo.
Un tema caldo che accompagnerà il weekend sarà la gestione delle gomme: Yas Marina è noto per essere molto esigente sugli pneumatici posteriori, soprattutto nel secondo settore. La Pirelli ha portato le mescole più morbide della gamma, il che promette strategie differenziate fra i team e, soprattutto, la possibilità di assistere a sorpassi negli ultimi giri, quando le gomme usurate metteranno alla prova la freddezza dei piloti. Anche la strategia dei pit stop potrebbe rivelarsi decisiva, con la possibilità concreta che più di una squadra tenti l’azzardo delle due soste.
Il fattore notte sarà inoltre una variabile importante: la gara, disputandosi nell’orario del tramonto, vedrà cambiare rapidamente le temperature della pista, obbligando i team a lavorare con attenzione sui setup e sulla lettura delle condizioni in tempo reale. Protagonisti e ingegneri sanno bene quanto queste transizioni possano fare la differenza non solo sul passo gara, ma anche in qualifica, dove la posizione in griglia conta moltissimo, dato che Yas Marina non è notoriamente una pista con grandi possibilità di sorpasso.
Le premesse sono dunque entusiaste: ci aspetta un’ultima gara di stagione ricca di tensione, strategia e spettacolo puro, con tre squadre e sei piloti che possono legittimamente ambire al gradino più alto del podio. Gli appassionati italiani possono sperare in una Ferrari protagonista, mentre occorrerà tenere gli occhi ben puntati su ogni giro, pronti a vivere emozioni forti fino all’ultima bandiera a scacchi.