Il Mondiale di Formula 1 è sempre in movimento, non solo in pista, ma anche quando si tratta di tratteggiare il suo calendario globale. Negli ultimi anni, abbiamo assistito a un’espansione senza precedenti, con nuove località che ambiscono a ospitare una delle tappe più prestigiose del motorsport. Tra queste, spicca il Portogallo, che punta seriamente a un clamoroso ritorno tra le tappe iridate dopo anni di assenza.
Dall’ultima volta che la F1 ha fatto tappa all’Autódromo Internacional do Algarve – meglio conosciuto come Portimão – sono successe molte cose: il circuito portoghese è stato sede di eventi memorabili durante la pandemia di Covid-19, accogliendo team e piloti in un periodo in cui altre sedi storiche erano temporaneamente indisponibili. Il tracciato dell’Algarve, con saliscendi mozzafiato e curve ad alta velocità, ha lasciato una forte impressione su piloti, squadre e fan sin dal suo debutto nel 2020.
Ora, dopo anni di attesa e trattative dietro le quinte, il Portogallo è vicino a ottenere un nuovo contratto per far parte del calendario mondiale, concretamente già dal 2027. Negli ambienti della Formula 1 si parla di un accordo pluriennale che riporterebbe Portimão sulla scena globale, confermando l’interesse crescente della F1 verso mercati in cui la passione per il motorsport è in costante ascesa.
Le ragioni che spingono Liberty Media e gli organizzatori del Mondiale a guardare con occhi nuovi al Portogallo sono molteplici. In primis, la struttura dell’Autódromo do Algarve è moderna, sicura ed è già ampiamente collaudata per ospitare eventi internazionali di prim’ordine, dalla MotoGP al Mondiale Endurance. Inoltre, la posizione geografica – in una regione turistica come l’Algarve – rende il Gran Premio un’occasione unica non solo per gli amanti del motorsport, ma anche per il turismo locale e internazionale.
Si parla di un potenziale accordo di cinque anni che permetterebbe alla Formula 1 di consolidare ulteriormente la propria presenza nella penisola iberica, contando già sulle tappe di Barcellona e, almeno per i prossimi anni, di Madrid. Per i tifosi lusitani sarebbe una svolta storica, mentre per il circus rappresenterebbe il ritorno in una terra che ha saputo sempre offrire emozioni forti e grande calore sugli spalti.
Il Portogallo ha una lunga e affascinante storia in Formula 1, con circuiti leggendari come Estoril che hanno fatto la storia della categoria negli anni ’80 e ’90. La rinascita del GP portoghese sarebbe anche una sorta di riconciliazione emotiva tra il pubblico locale e il grande circus, considerando il successo di pubblico visto durante le ultime due edizioni corse in Algarve.
Il ritorno a Portimão potrebbe inoltre introdurre nuove variabili tecniche e strategiche. Il tracciato portoghese è celebre per le sue curve tecniche, i saliscendi marcati e una superficie piuttosto abrasiva che mette a dura prova pneumatici e sospensioni, offrendo un terreno di gara unico per team e piloti. Non è da escludere, quindi, che la sprint-race o qualche altra novità venga sperimentata proprio in occasione di questo GP.
Infine, è interessante notare come il calendario della Formula 1 sia sempre più globale: con tappe tra Estremo Oriente, Americhe, Medio Oriente ed Europa, la presenza del Portogallo rappresenterebbe una preziosa opportunità per mantenere viva la tradizione europea senza rinunciare all’apertura internazionale. I tifosi di tutto il mondo, intanto, possono già sognare: Portimão è pronta a riaccendere i motori e a regalare nuove emozioni agli amanti della massima serie automobilistica.
