La stagione 2024 di Formula 1 ha già regalato numerosi colpi di scena, ma negli ultimi giorni l’attenzione dei tifosi si è concentrata sulla posizione di Yuki Tsunoda e sulle scelte strategiche di Red Bull in vista dell’epocale cambiamento regolamentare previsto per il 2026. Con la rivoluzione tecnica alle porte, le scuderie stanno valutando non solo il lato tecnico ma anche quello umano, con una griglia destinata a cambiare fortemente volto. In questo scenario, il giovane giapponese appare al centro di un delicato intreccio che coinvolge AlphaTauri (ora Visa Cash App RB), Red Bull e Honda.
Tsunoda, ormai volto consolidato della squadra satellite di Red Bull, si è dimostrato particolarmente competitivo nella prima parte del campionato, spesso in grado di mettere in difficoltà il più esperto Daniel Ricciardo, e conquistando punti importanti per la squadra di Faenza. Nonostante la crescita evidente e una maturità in pista che gli sono costati elogi da parte di molti addetti ai lavori, il suo futuro resta tutt’altro che certo. I rumors del paddock parlano chiaro: Red Bull, infatti, starebbe già esplorando varie opzioni in chiave 2026, considerando l’avvento del nuovo ciclo tecnico e il ritorno di Honda come motorista nel progetto Aston Martin.
La prospettiva di una promozione in Red Bull Racing sembra ora meno probabile per Tsunoda, nonostante sia uno dei talenti cresciuti all’ombra della cantera austriaca. Helmut Marko e Christian Horner guardano con interesse alla nuova generazione di piloti, ma la pressione politica della partnership con Honda potrebbe aprire altri scenari: i giapponesi, infatti, vorrebbero inserirlo nel progetto Aston Martin, quando il costruttore nipponico tornerà ufficialmente come fornitore di power unit.
La situazione si fa ancora più intricata se si considera che il mercato piloti per il 2025 e il 2026 si sta scaldando già da adesso. Con il passaggio epocale di nuovi regolamenti, i team stanno cercando di assicurarsi non solo i migliori talenti ma anche quei piloti in grado di guidare lo sviluppo dei nuovi bolidi a motore ibrido ad elevata efficienza. In questa ottica, Red Bull guarda oltre Tsunoda: il futuro del team di Milton Keynes sembra orientato verso l’inserimento di profili già esperti come, forse, Carlos Sainz o l’emergente Liam Lawson, considerato il prossimo della lista per una promozione in F1 da parte di Marko.
Nel frattempo, la posizione di Tsunoda in Visa Cash App RB è solida, ma sempre più condizionata dal fitto intreccio di interessi tra Red Bull, Honda, gli sponsor e la stessa Liberty Media, desiderosa di rafforzare il peso del mercato asiatico nel circus della F1. Il pilota giapponese, forte di un carattere sempre più determinato e di una maggiore costanza nei risultati, sta lavorando duramente per dimostrare che merita un sedile di prestigio. Da parte sua, AlphaTauri si trova nella non facile posizione di dover bilanciare la crescita del proprio pilota contro le necessità strategiche dettate dalla casa madre e dal partner giapponese.
L’ipotesi di vedere Tsunoda vestire il verde Aston Martin nel 2026 entusiasma i fan giapponesi e solletica le strategie comunicative dei due colossi automobilistici. La collaborazione tra Honda e Aston Martin, dopo il quinquennio di successi in Red Bull, sarà il punto di partenza di una nuova avventura che potrebbe trovare proprio in Tsunoda il suo volto simbolo in pista. Tuttavia, se dovesse perdere il contatto diretto con il box Red Bull, il giapponese rischia di non vedere mai realizzata la sua ambizione di giocarsi gare e mondiali al volante di una monoposto da vertice.
Ai tifosi resta dunque la sensazione di trovarsi di fronte all’ennesima “sliding door” di una carriera in bilico: Tsunoda potrà diventare un pilastro della Formula 1 moderna oppure rischierà di essere ricordato come una promessa mai completamente sbocciata per ragioni non esclusivamente tecniche. Il mercato piloti e il futuro regolamentare della Formula 1 sono pronti a riscrivere equilibri e carriere: non resta che seguire con trepidazione ogni sviluppo, perché il futuro del piccolo samurai giapponese promette ancora grandi emozioni e, magari, qualche clamoroso colpo di scena.