La Scuderia Ferrari ha preso una delle decisioni più coraggiose e controverse degli ultimi anni, scegliendo di concentrare una parte significativa delle proprie risorse già da aprile sul progetto della monoposto per la stagione 2026. Questa mossa, sebbene apparentemente prematura agli occhi di molti, rappresenta in realtà una strategia a lungo termine in risposta ai profondi cambiamenti regolamentari che attendono la Formula 1 a partire da quell'anno.
L'introduzione delle nuove regole tecniche e motoristiche nel 2026 segnerà, infatti, una rivoluzione senza precedenti: propulsori ibridi ancora più sofisticati, aerodinamica ulteriormente rivista e un approccio completamente diverso alla sostenibilità e all'efficienza energetica. In questo scenario, Ferrari ha optato per anticipare i tempi, puntando chiaramente ad arrivare all’avvio della nuova era con la miglior vettura possibile. Una scelta non facile, poiché comporta il rischio di sacrificare lo sviluppo della SF-24 attuale e comprometterne le possibilità nel mondiale in corso.
Dietro questa decisione si cela, però, una precisa valutazione psicologica oltre che tecnica: a Maranello sanno bene che mettersi avanti con il progetto 2026 può portare enormi vantaggi competitivi. Tuttavia, spostare parte del focus degli ingegneri e investire risorse già nella primavera 2024 implica anche l’accettazione di una stagione in cui, molto probabilmente, sarà difficile lottare costantemente per la vittoria con colossi come Red Bull e Mercedes.
Mattia Binotto, ex team principal Ferrari e ora esperto del settore, ha ricordato quanto sia difficile, soprattutto psicologicamente, accettare di “abbandonare” anzitempo lo sviluppo di una monoposto ancora competitiva per investire tutto su un domani incerto. Tuttavia, la storia recente della Formula 1 insegna: chi ha saputo interpretare meglio le modifiche regolamentari, come Mercedes nel passaggio al turbo ibrido nel 2014, ha poi dominato per anni.
Il direttore tecnico Enrico Cardile e il team di ingegneri stanno lavorando su più fronti, mantenendo comunque un occhio vigile sulle gare attuali per non perdere il contatto con il podio. La sfida è doppia: non solo anticipare gli avversari sul piano tecnico, ma anche mantenere alto il morale di un ambiente che vive, ogni anno, di aspettative e pressione mediatica senza pari.
Da ciò che filtra dagli stabilimenti di Maranello, l'obiettivo principale della Ferrari resta la conquista del titolo, ma i vertici sono consapevoli che affidarsi all’effetto sorpresa sulle nuove regole può essere la chiave per rompere il dominio Red Bull. L’investimento anticipato - con personale specializzato già impegnato nella simulazione e nello studio delle nuove Power Unit, telaio e aerodinamica - è sinonimo di lungimiranza, ma comporta inevitabilmente la rinuncia a tentare sviluppi estesi sulla vettura 2024.
Tra addetti ai lavori e tifosi, le opinioni sono contrastanti: da un lato c’è chi plaude al coraggio della Ferrari, vedendo in questa scelta una reale volontà di tornare protagonisti assoluti nel medio termine; dall’altro c’è chi teme che la squadra possa perdere terreno prezioso e motivazione in questa stagione. Il rischio di vedere la Rossa lontano dalle prime posizioni, anche se momentaneo, è comunque una ferita difficile da sopportare per chi sogna il ritorno ai fasti di Schumacher.
C’è però un dato su cui tutti concordano: per invertire la tendenza degli ultimi anni e interrompere il lungo digiuno iridato, serviva un cambio di passo drastico. La strada scelta è quella della competenza, della pianificazione e del coraggio di sacrificarsi oggi per ritornare in cima domani. E forse, è proprio questa mentalità a poter fare la differenza nella nuova era che si annuncia già spettacolare e ricca di colpi di scena. Per tutti i tifosi Ferrari, non resta che stringere i denti e guardare al futuro con rinnovata speranza.