Il Gran Premio dell’Azerbaigian 2024 si è confermato ancora una volta uno degli appuntamenti più spettacolari e imprevedibili dell’attuale calendario di Formula 1. Tra sorpassi al limite, strategie che hanno cambiato volto alle classifiche e colpi di scena degni di un thriller, Baku non ha deluso le aspettative degli appassionati. La vittoria di Max Verstappen appare meritata, ma ogni giro ha raccontato una storia a sé, regalando emozioni fino alla bandiera a scacchi.
La gara è stata segnata fin da subito da una partenza scoppiettante: il giovane Oscar Piastri della McLaren si è reso protagonista di uno start incredibile, tentando di infastidire la leadership di Verstappen e Perez già alle prime curve. Tuttavia, l’asfalto liscio e le insidie delle curve cieche di Baku non perdonano il minimo errore, e lo si è visto quando, a pochi giri dal via, Piastri è finito contro le barriere dopo una battaglia serrata con Nico Hülkenberg e Carlos Sainz. Un episodio che ha spostato l’inerzia della gara e causato l’ingresso della Safety Car.
Durante questo periodo, il box della Red Bull ha dimostrato ancora una volta una freddezza e una prontezza tattica invidiabili, richiamando Verstappen per un pit stop lampo che gli ha permesso di mantenere il comando della corsa. Dietro di lui, lotte serrate tra Ferrari e Mercedes, con Leclerc e Russell che si sono alternati in spettacolari duelli ruota a ruota nelle lunghissime corsie cittadine, segno dell’altissimo livello tecnico raggiunto da tutti i top team.

La seconda metà di gara è stata contraddistinta da una gestione gomme raffinata e da strategie di sorpasso cucite su misura per ciascun pilota, soprattutto tra quelli che si sono ritrovati a gestire la delicata zona punti. Verstappen ha dettato il passo e, seppur tallonato in più frangenti da un Sergio Perez in grande forma, ha mantenuto il sangue freddo, mostrando un controllo totale sulla vettura anche nei settori più stretti del circuito. La Red Bull consolida così la propria posizione di dominio nel campionato, mentre voci di mercato sulla permanenza di Perez iniziano a prendere quota grazie alle sue prestazioni.
Tra i protagonisti sorprendenti, merita una menzione George Russell, che ha saputo portare la sua Mercedes nelle posizioni di vertice dopo una partenza complicata. Il giovane britannico ha sfruttato al meglio safety car, virtual safety car e qualche errore degli avversari, lottando con una determinazione feroce per ogni millesimo di secondo disponibile. Altrettanto degno di nota è stato il rientro in zona punti di Fernando Alonso, capace di gestire alla perfezione strategia e usura pneumatici nonostante le difficoltà tecniche mostrate dall’Aston Martin in questo inizio stagione.
Le emozioni non sono mancate nemmeno a centro gruppo, con i rookie Zhou e Sargeant che alternano lampi di talento a qualche ingenuità fisiologica per chi ancora non ha molta esperienza nelle stradine insidiose di Baku. Da segnalare anche i problemi ai freni per la Haas di Magnussen e il ritiro di Gasly, ulteriore dimostrazione di quanto questa pista sia severa e selettiva sia sul piano tecnico che su quello psicologico.
Il weekend azero ci regala quindi una classifica piloti ancora più compatta tra le “seconde linee”, sancendo una supremazia Red Bull sempre più netta ma sottolineando che il mondiale 2024 sarà una gara di costanza, errori minimi e talento puro. La carovana della Formula 1 lascia Baku con la consapevolezza che ogni dettaglio, anche il più piccolo, può fare la differenza tra trionfo e delusione.