Verstappen Sconvolge la F1: Da -104 a -40 in Soli 4 Gare!

Verstappen Sconvolge la F1: Da -104 a -40 in Soli 4 Gare!

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Negli ultimi quattro Gran Premi di Formula 1, il mondiale 2024 ha vissuto una trasformazione quasi surreale. Max Verstappen, apparentemente tagliato fuori dalla lotta al titolo dopo un inizio di stagione sottotono e una distanza abissale di 104 punti dal sorprendente Oscar Piastri, ha messo in scena una delle rimonte più spettacolari dell’era moderna. Il pilota olandese non solo ha riaperto la corsa al campionato, ma ha infiammato i tifosi e spinto la Red Bull verso un nuovo capitolo di gloria e rivalità.

La stagione era iniziata all’insegna del dominio McLaren, con Piastri che, grazie a una vettura ben bilanciata e a strategie impeccabili, aveva accumulato vittorie e piazzamenti costanti. Verstappen, al contrario, aveva patito noie tecniche, incidenti evitabili e una serie di decisioni strategiche non sempre impeccabili dal muretto Red Bull. Molti osservatori avevano già pronosticato un passaggio di consegne ai vertici del circus, ma chi conosce Verstappen sa che il tre volte campione del mondo non si arrende mai.

La svolta è arrivata con il Gran Premio del Canada, dove la Red Bull, grazie a un aggiornamento tecnico sostanziale al fondo vettura e alla sospensione posteriore, ha trovato il bandolo della matassa. Da lì, Verstappen ha inanellato una serie di risultati positivi, tra vittorie convincenti e secondi posti ottenuti lottando fino all'ultimo giro con Piastri, Norris e la rediviva Ferrari di Leclerc.

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Ciò che ha colpito maggiormente è stata la capacità della Red Bull di reagire in modo quasi istantaneo alla crisi. Il lavoro di squadra guidato da Adrian Newey e dal direttore tecnico Pierre Waché ha permesso alla RB20 di migliorare trazione in uscita di curva, gestione degli pneumatici e velocità sul dritto, chiudendo in poche settimane il gap con McLaren e Ferrari. La simbiosi tra Verstappen e il team è tornata quella delle passate stagioni: strategia perfetta, pit stop fulminei e una guida sempre al limite, ma ormai privata degli errori di gioventù che talvolta hanno penalizzato Max.

Va sottolineata anche la resistenza di Oscar Piastri, che, nonostante la pressione di guidare da leader un team storico come la McLaren, ha dimostrato maturità e freddezza. Tuttavia, la mancanza di esperienza nelle battaglie iridate si è notata in situazioni concitate: come nel confronto ruota a ruota in Austria e nella gestione della pioggia a Silverstone, dove Verstappen ha dato prova di tutto il suo talento.

Dal canto suo, la Ferrari ha alternato exploit convincenti, soprattutto sui tracciati cittadini, a momenti di crisi dovuti a strategie discutibili e a una certa instabilità degli assetti in gara. Charles Leclerc e Carlos Sainz hanno saputo inserirsi nelle posizioni da podio, ma la costanza nei punti pesanti è mancata nei momenti cruciali. La battaglia per il mondiale, dunque, si sta polarizzando sempre di più tra Red Bull e McLaren, con Verstappen e Piastri che rappresentano il vecchio e il nuovo che avanza.

A quattro gare dalla fine di questa sequenza di rimonte, Verstappen ha ridotto il suo distacco a soli 40 punti. Con ancora dieci Gran Premi da disputare, l’inerzia del campionato sembra essere tutta dalla parte dell’olandese, forte di un team che ormai ha ritrovato la sua proverbiale efficienza e affidabilità.

Il paddock non può fare a meno di chiedersi se Piastri saprà reagire e riaprire la corsa oppure se assisteremo all’ennesima cavalcata trionfale dell’enfant prodige di Hasselt. Quello che è certo è che la Formula 1 ci sta regalando storie degne di essere raccontate, ribaltamenti di fronte e un duello tecnologico e umano che rimarrà negli annali della storia del motorsport.