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Termina il 13 ottobre 2025 23:59

Scandalo Alpine F1: I retroscena choc del 2024 svelati!

Scandalo Alpine F1: I retroscena choc del 2024 svelati!

Squadra FansBRANDS® |

Dopo le turbolenze dell’inizio stagione, il team Alpine si trova a metà campionato a riflettere su risultati che non erano certo quelli sognati, sia sulle piste che nei piani alti di Enstone. Tra una crisi tecnica ormai evidente, cambi al vertice e la pressione di sponsor e tifosi, la scuderia francese affronta una delle stagioni più difficili dalla sua trasformazione da Renault. In attesa delle gare estive, proviamo a fare il punto sulla prima parte della stagione 2025, sui migliori e peggiori momenti, e sulle prospettive future per questo storico team.

Dallo spegnimento dei semafori in Bahrain, Alpine è sembrata arrancare: la monoposto A525 si è rivelata subito uno dei progetti meno competitivi del lotto, con un evidente deficit di velocità sia in qualifica che in gara. Malgrado i tentativi di aggiornamento – tra cui un’importante revisione al fondo e agli elementi aerodinamici – la squadra fatica a uscire dalle ultime posizioni. Un duro colpo, soprattutto considerando le ambizioni dichiarate a inizio anno e gli investimenti di Renault per riportare la squadra fra i top team.

Sul fronte piloti, la tensione è salita ulteriormente: Esteban Ocon e Pierre Gasly, entrambi francesi e alla seconda stagione insieme, si sono spesso ritrovati a dover combattere principalmente a centro griglia, rare volte nei punti. Il momento peggiore è arrivato a Monaco, con l’incidente tra i due nella prima curva: uno scontro che ha portato a tensioni interne e dichiarazioni poco felici anche da parte del management. L’impressione è che nello stato attuale, la convivenza tra i due sia al limite e che almeno uno dei due possa non far parte della line-up Alpine nel 2026.

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Nonostante questo quadro a tinte fosche, non sono mancati piccoli segnali incoraggianti. In Canada, Gasly è riuscito a strappare un punto prezioso grazie a una strategia azzeccata, mentre Ocon ha mostrato determinazione e capacità di rimonta su tracciati cittadini come Baku. Tuttavia, si tratta di exploit sporadici, più sintomo del mestiere dei piloti che di una reale competitività della vettura. Alpine resta così inchiodata nelle retrovie della classifica costruttori, spesso battuta anche da Haas e Williams.

A complicare la stagione sono arrivate le decisioni radicali nei piani dirigenziali: l’addio del Team Principal Otmar Szafnauer, l’arrivo di nuovi tecnici e la ristrutturazione dell’organigramma testimoniano la volontà della proprietà di voltare pagina. L’intento è chiaro: ricostruire il team dalle fondamenta in vista dell’introduzione dei nuovi regolamenti tecnici del 2026. Resta però la sfida di trattenere talenti sia in fabbrica sia al volante, con Gasly e Ocon entrambi sul mercato e il rischio di perdere esperienza preziosa.

Gli appassionati guardano ora con curiosità alle prossime mosse: Alpine riuscirà a chiudere il gap e preparare una seconda parte di stagione più combattiva, oppure si concentrerà già tutto sul progetto futuro? Gli aggiornamenti tecnici promessi per le tappe europee potrebbero fornire qualche risposta, ma sarà fondamentale anche la gestione dello spogliatoio e la stabilità dirigenziale. Intanto, la pressione della concorrenza cresce, soprattutto da parte di squadre con meno budget ma più efficienza organizzativa.

In conclusione, la stagione 2025 potrebbe rappresentare, per Alpine, un punto di svolta in positivo o l’ennesima occasione persa. Oltre il risultato sportivo, sarà la capacità di ripartire dopo la crisi e la scelta delle corrette figure tecniche e di leadership a sancire il futuro della scuderia. Nel frattempo, i tifosi continuano a sperare che il glorioso marchio francese possa tornare presto a lottare, almeno per il podio.