La stagione di Formula 1 2024 promette scintille e sorprese a ogni gara, con Red Bull che sembra aver ritrovato la retta via dopo alcune battute d’arresto e una griglia pronta a ribaltare le gerarchie. Dopo i primi appuntamenti altalenanti e la sensazione che la pressione di Ferrari e McLaren potesse creare spazi per ribaltoni, l’ultimo weekend ha invece riconsegnato agli uomini di Milton Keynes la consapevolezza e la solidità che li hanno resi protagonisti assoluti negli ultimi anni.
Max Verstappen è tornato a fare la voce grossa, firmando una prestazione senza sbavature che conferma - se ce ne fosse stato bisogno - il feeling quasi simbiotico con una RB20 che, anche a fronte degli ultimi sviluppi tecnici, pare aver ritrovato una competitività in linea con le aspettative. Nel box, l’atmosfera si è fatta nuovamente positiva, grazie anche alla ritrovata intesa tra i reparti di pista e quelli di strategia.
Se da una parte Red Bull sembra aver arginato la concorrenza più vicina, dall’altra si osserva con interesse il cammino di piloti giovani e definiti “outsider” a inizio stagione. Fra questi spicca Oscar Piastri, protagonista di un inizio 2024 in chiaroscuro, ma apparso rigenerato e pronto a rientrare stabilmente nella lotta per il podio. L’australiano della McLaren, fin dalla metà dello scorso anno, ha fatto intravedere lampi di talento puro che ora sembrano maturare in modo più costante e incisivo.
La crescente competitività della McLaren ha fatto sì che il confronto interno tra Lando Norris e Oscar Piastri diventasse uno dei temi più seguiti e discussi tra gli appassionati. Mentre Norris ha finalmente infranto il tabù della prima vittoria – agognata e ampiamente meritata – Piastri si è trovato a dover fronteggiare una pressione diversa, quella di confermare quanto di buono fatto intravedere. Il recente salto di qualità tecnico della MCL38 offre al giovane aussie l’occasione perfetta per rifinire le sue armi, specialmente sul piano della gestione delle gomme e della costanza sul ritmo gara, due aree in cui aveva manifestato qualche incertezza nelle prime uscite stagionali.
Oltre ai progressi tangibili di Red Bull e McLaren, non va sottovalutato il lavoro di fino svolto da Ferrari. La Scuderia di Maranello, determinata più che mai a essere della partita in ottica iridata, ha saputo reagire alle difficoltà di adattamento tecnico su alcune piste, proponendo sviluppi mirati che hanno migliorato tanto la rapidità in curva quanto l’efficienza in rettilineo. Il duello Leclerc-Sainz si sta dimostrando il migliore stimolo interno per non abbassare la guardia e cercare quell'acuto che potrebbe fare la differenza al giro secco e nelle strategie di gara.
Non meno interessante è il clima che si respira sulla griglia di partenza: i top team sono più vicini che mai, così come i team di centro gruppo che si stanno dimostrando capaci di sfruttare le minime occasioni. Il livello di professionalità e ricerca della perfezione tra gli ingegneri è ormai tale che anche il più piccolo dettaglio può diventare il crocevia di un’intera domenica di gara. Il calendario fitto e variegato di quest’anno offre tante occasioni per vedere nuove strategie, corse serrate e, chissà, qualche cambio di gerarchie inatteso.
In conclusione, la fase centrale della stagione si preannuncia ad alto tasso di spettacolo: tra il ritorno in grande stile di Red Bull e la maturazione di talenti come Piastri, la F1 2024 sembra aver trovato il suo nuovo equilibrio, destinato comunque a essere costantemente messo alla prova dalla fame di successo di piloti e team. Ai tifosi non resta che allacciare le cinture e godersi uno dei campionati più avvincenti degli ultimi anni.
