Il Gran Premio degli Stati Uniti 2024, disputato sul circuito di Austin, non ha mancato di regalare colpi di scena sia in pista che nei box. Oltre ai duelli avvincenti e alle strategie sorprendenti viste tra le scuderie, una delle notizie più discusse nel paddock riguarda la sanzione comminata alla Red Bull Racing al termine del weekend texano. Il team campione del mondo è stato infatti multato con una cifra a cinque zeri causa una grave infrazione regolamentare avvenuta durante lo svolgimento della gara.
Il provvedimento ufficiale è arrivato poche ore dopo la bandiera a scacchi. Gli steward hanno riscontrato una chiara violazione del codice sportivo internazionale all’interno del garage Red Bull: nello specifico, membri della squadra sono stati sorpresi a gestire, toccare e maneggiare la monoposto di Max Verstappen senza la dovuta autorizzazione e fuori dall’orario consentito. Si tratta di un'infrazione che la FIA guarda con particolare severità, specie in contesti in cui la sicurezza e il rispetto delle regole tecniche sono fondamentali.
Secondo il comunicato ufficiale della Federazione, alcuni meccanici hanno superato i limiti temporali imposti per le operazioni a contatto con la vettura durante il regime di parco chiuso. Il tutto è avvenuto dopo il termine della gara, quando le monoposto devono restare in condizioni tali da poter essere sottoposte a verifiche tecniche senza alterazioni. La Red Bull si è prontamente difesa, spiegando che l’infrazione non ha minimamente influenzato la competitività della macchina né portato ad alcun vantaggio prestazionale, ma la severità della sanzione dimostra quanto la FIA voglia impedire ogni potenziale zona grigia nell’applicazione delle direttive.
La multa imposta al team di Milton Keynes ammonta a ben 25.000 euro. Pur non trattandosi di una cifra che possa impattare il bilancio economico di una corazzata come la Red Bull, il messaggio lanciato dalla direzione gara è forte e chiaro: nessuna tolleranza verso comportamenti che possano compromettere la trasparenza e l’uguaglianza tecnica tra tutte le squadre in griglia. Non solo: questa scelta si inserisce nella più ampia politica di intransigenza che la FIA sta portando avanti per garantire la totale sicurezza e imparzialità all’interno del circus della Formula 1.
La Red Bull, attore dominante degli ultimi anni, si trova dunque nell’occhio del ciclone sotto il profilo regolamentare in una stagione in cui ogni dettaglio può fare la differenza. Il team principal Christian Horner ha accettato senza troppi proclami la decisione dei commissari, sottolineando però come simili episodi possano capitare data la complessità delle attuali normative tecniche. D’altro canto, la pressione di restare sempre al vertice, gara dopo gara, aumenta la possibilità di incorrere in sviste che vengono subito punite senza esitazione.
Va ricordato inoltre che i regolamenti post-gara sono stringenti: ogni componente e operazione effettuata sulle vetture può essere scrutinata a fondo, motivo per cui tutti i team hanno negli ultimi anni rafforzato i sistemi di monitoraggio interni nel tentativo di prevenire infrazioni involontarie. Questo episodio rappresenta quindi un ulteriore richiamo all’attenzione per tutte le scuderie impegnate nel mondiale.
Al netto della sanzione, il weekend americano ricorda quanto la F1 sia uno sport in cui la battaglia non si gioca solo sull’asfalto, ma anche nelle stanze dei bottoni e nei box, dove la capacità di muoversi tra regole e strategie può spesso rivelarsi decisiva quanto il talento dei piloti. Gli appassionati italiani, sempre attenti ai retroscena e alla correttezza sportiva, potranno seguire con ancora maggiore interesse i prossimi appuntamenti, certi che ogni decisione presa a livello regolamentare possa influenzare il duello tra i giganti del mondiale.
Con la stagione ora lanciata verso il gran finale, non resta che aspettarsi nuovi colpi di scena: la Red Bull, consapevole di dover mantenere standard impeccabili sotto ogni aspetto, continuerà la sua corsa al titolo, mentre tutti gli altri proveranno ad approfittare di ogni spiraglio lasciato aperto dai campioni in carica. Un altro motivo per seguire ogni gran premio fino all’ultimo giro.