Nel mondo della Formula 1, alcune date rimangono impresse nella storia per sempre. Il 21 ottobre 1985, Alain Prost ha conquistato il suo primo titolo mondiale, segnando l’inizio di una dinastia fatta di talento, intelligenza tattica e freddezza tipicamente francese. Quella stagione fu caratterizzata da una lotta serrata e un calendario impegnativo, culminato nel Gran Premio d’Europa a Brands Hatch, dove Prost regalò ai tifosi uno spettacolo indimenticabile.
Prost aveva già dimostrato nel corso delle stagioni precedenti di essere uno dei piloti più completi del Circus, ma nel 1985 il francese della McLaren raggiunse la maturità tecnica e mentale per compiere il passo decisivo. La battaglia per il titolo fu intensissima, con rivali del calibro di Michele Alboreto su Ferrari a tenergli testa fino quasi all’ultimo respiro del campionato.
Il Gran Premio d’Europa si presentava dunque come l’occasione perfetta per scrivere la storia. Prost, partito in seconda fila dietro Ayrton Senna e Nelson Piquet, dimostrò tutta la sua classe e la sua capacità di calcolare ogni dettaglio: dopo una partenza attenta e una gestione impeccabile delle gomme, Alain prese il comando nei giri decisivi e controllò la gara fino al traguardo, segnando la fine di un’epoca dominata da piloti leggendari come Lauda e Piquet.

L’impresa di Prost va oltre il semplice successo sportivo: il suo primo mondiale rappresentò un punto di svolta anche per la McLaren, che grazie all’efficacia del motore TAG-Porsche e a una squadra tecnica diretta magistralmente da Ron Dennis, divenne la scuderia da battere nell’era turbo. Per i tifosi italiani, quell’annata rimane memorabile anche per l’incredibile corsa di Michele Alboreto, che mantenne vive le speranze del Cavallino fino alle ultime gare, emozionando un intero paese.
Durante la stagione 1985, Prost ottenne cinque vittorie (in Brasile, Monaco, Gran Bretagna, Austria e infine Brands Hatch), portando la regolarità e la strategia a livelli fin lì mai visti. Ogni suo sorpasso era frutto di calcoli millimetrici e intelligenza tattica, qualità che gli hanno valso il soprannome di “Il Professore”. La sua freddezza sotto pressione divenne leggendaria, e fu proprio questa caratteristica a fare la differenza nei momenti più delicati, quando bastava un errore per vedere sfumare un sogno coltivato per anni.
Il 1985 segnò anche l’inizio della grande rivalità con Ayrton Senna, allora al suo secondo anno in Formula 1 e già considerato uno dei talenti più puri della storia. Anche se la lotta per il titolo quell’anno fu principalmente tra Prost e Alboreto, le battaglie in pista tra il francese e il brasiliano furono presagio delle epiche stagioni future vissute dai due fuoriclasse. Quelle sfide accesero la passione di milioni di tifosi e contribuirono a rendere ancora più elettrizzanti gli anni Ottanta nella massima serie.
L’eredità di quel primo titolo di Prost è tuttora vivissima nella memoria degli appassionati. Non fu solo una vittoria personale, ma l’affermazione di uno stile di guida intelligente, meticoloso e calcolatore, capace di portare la Formula 1 verso una nuova epoca fatta non solo di velocità pura, ma anche di strategia e lavoro di squadra. Prost conquisterà altri tre titoli (1986, 1989, 1993), ma la magia di quell’autunno inglese del 1985 resta un punto fermo nella leggenda della F1.
Per tutti gli appassionati, il primo trionfo mondiale di Alain Prost è il simbolo di una Formula 1 dove la testa contava quanto il piede destro, e dove ogni vittoria era il risultato di fatiche, sudore e genialità. Quei giorni restano insuperabili per chi ama le corse e continua a emozionarsi a ogni ruggito dei motori sulle piste del mondo.