Il Gran Premio degli Stati Uniti 2025 ad Austin si è rivelato un’emozionante celebrazione di strategia, tecnica e determinazione. Sotto il cielo texano, il Circuit of the Americas ha offerto una domenica ricca di colpi di scena, duelli all’ultimo giro e alcune delle migliori prestazioni viste finora in questa stagione di Formula 1. Da Max Verstappen, ancora una volta autore di una gara magistrale, alle battaglie di centro gruppo che hanno visto più team emergere e contendersi punti preziosi, l’evento texano ha regalato emozioni forti a tifosi e addetti ai lavori.
La Ferrari ha vissuto una giornata intensa: Charles Leclerc ha dovuto fare i conti con difficoltà nella gestione gomme e qualche episodio sfortunato, ma ha mantenuto determinazione chiudendo comunque in zona punti, mentre Carlos Sainz ha mostrato grande concretezza e concentrazione, riuscendo a massimizzare il suo risultato nonostante le difficoltà del pacchetto SF-24 su questa pista. Il team di Maranello ha continuato a studiare e affinare ogni dettaglio, segnale di quanto sia elevata la pressione nella lotta con Mercedes e McLaren per la seconda posizione tra i costruttori. Christian Horner, team principal Red Bull, ha sottolineato l’importanza del lavoro di squadra e della freddezza strategica che ha permesso a Verstappen di gestire il vantaggio nel finale, tenendo alle spalle gli agguerriti rivali.
La Mercedes, dal canto suo, ha portato in pista aggiornamenti tecnici che hanno iniziato a mostrare segni di progresso soprattutto con Lewis Hamilton, protagonista di un duello spettacolare nel finale. George Russell, invece, ha faticato a trovare il passo ideale, ma la squadra di Brackley può guardare con ottimismo alle prossime tappe grazie ai dati raccolti. La McLaren, pur non trovandosi nello stato di grazia mostrato in altre occasioni quest’anno, ha comunque saputo sfruttare la strategia box e le doti di Lando Norris per rimanere competitiva, mentre Oscar Piastri ha evidenziato la sua crescente maturità nel gestire le fasi più complicate della corsa.

L’Aston Martin ha vissuto una giornata agrodolce: Fernando Alonso, noto per la sua grinta, si è trovato a lottare con un pacchetto che non gli ha permesso di andare oltre la top ten, mentre Lance Stroll ha sofferto in termini di prestazioni e ha dovuto accontentarsi delle retrovie. L’ottima performance della Haas, invece, con Kevin Magnussen capace di artigliare punti importanti nel GP di casa per il team, restituisce entusiasmo agli uomini guidati da Guenther Steiner. Il team spera che questa iniezione di fiducia possa essere la base per crescere ulteriormente nel corso della stagione.
In fondo allo schieramento la situazione rimane complessa per Williams e Sauber, ancora in cerca della miglior messa a punto e penalizzati da alcune scelte strategiche non sempre efficaci. La situazione si fa delicata anche per Alpine e AlphaTauri, che devono affrontare un doppio binario: da un lato le prestazioni in pista, dall’altro la necessità di programmare aggiornamenti vitali per la seconda metà della stagione, soprattutto in previsione di un calendario sempre più fitto e competitivo.
Oltre alla corsa alle posizioni di vertice, tanti occhi erano puntati anche sulle strategie ai box e sulla gestione delle gomme, elemento che ha inciso profondamente sull’esito della gara statunitense. Ogni errore ai pit stop si è pagato caro e più di un team ha dovuto rimediare in fretta a decisioni discutibili, dimostrando quanto il margine tra successo e delusione sia, anche nel 2025, sottilissimo.
In sintesi, il GP degli Stati Uniti ha confermato la vivacità e la spettacolarità di questa stagione di Formula 1. La Red Bull e Verstappen sembrano ancora la combinazione da battere, ma dietro le inseguitrici si danno battaglia senza esclusione di colpi. Se la Ferrari sogna il riscatto e la Mercedes mostra segnali di crescita, la McLaren resta sempre in agguato in attesa del colpo grosso. Ogni gara promette colpi di scena e, finché la matematica lo consentirà, tutto può ancora accadere nel Mondiale più incerto degli ultimi anni.