Sergio Perez è tornato protagonista a bordo di una vettura da corsa, ma questa volta non si tratta della sua consueta Red Bull RB20 bensì di una Cadillac DPi-V.R. L’alfiere messicano, amatissimo dal pubblico della Formula 1, ha infatti accolto l’opportunità di una due-giorni di test sul leggendario circuito di Imola, sede di tanti episodi epici nella storia del motorsport mondiale. Un viaggio, il suo, che non rappresenta soltanto una parentesi nella routine della F1, ma un vero e proprio avvicinamento all’universo delle gare endurance, sempre più al centro dell’attenzione negli ultimi anni.
Perez, che anche in questa stagione si gioca ruoli da assoluto protagonista in Formula 1, ha deciso di diversificare le proprie esperienze portando in pista le sue qualità anche su una vettura molto diversa da quella a cui è abituato. Il progetto Cadillac Racing continua ad investire su piloti di alto profilo, e la presenza del messicano ne è la conferma. Nelle intenzioni del team americano c’è la volontà di prepararsi in maniera impeccabile alle grandi sfide dell’endurance globale, e la scelta di Imola come location dei test testimonia un interesse crescente verso il mercato europeo.
Per Perez si tratta di un ritorno su una pista che conosce bene, ma non nella veste canonica di pilota di Formula 1. Imola, con la sua configurazione tecnica e i suoi celebri punti di sorpasso come la Variante Tamburello e la Rivazza, offre il contesto ideale per valutare le potenzialità della Cadillac DPi-V.R. Una vettura diversa dalle monoposto di F1: più pesante, con meno deportanza ma anche con una gestione completamente diversa delle gomme e della strategia.
I primi commenti trapelati dal box Cadillac sono stati decisamente positivi: la capacità di adattamento di Perez ha stupito gli ingegneri, che hanno subito notato il suo stile di guida pulito ed efficace, unito ad una rara sensibilità nel dare feedback dettagliati ai tecnici. Questo confronto tra mondi diversi – Formula 1 e endurance – rappresenta una tendenza sempre più diffusa tra i piloti di vertice, che dopo aver raggiunto il massimo livello nel circus cercano stimoli nuovi nei campionati di durata, Le Mans su tutti.
Va notato che Cadillac sta accelerando il proprio programma endurance con un occhio di riguardo alla 24 Ore di Le Mans e al WEC, il Campionato Mondiale Endurance, dove il costruttore americano mira a sfidare colossi come Ferrari, Toyota e Porsche. Inserire un pilota di esperienza come Perez nei test fa parte di una strategia lungimirante, che punta ad accumulare dati cruciali sia sulle prestazioni che sui possibili margini di miglioramento della vettura in configurazione europea.
L’interesse per questo test va oltre il fascino di vedere un top driver della F1 impegnato in veste inedita. Per i tifosi, sia quelli di Perez che i cultori del motorsport a tutto tondo, si tratta di un’occasione unica per studiare l’approccio mentale e tecnico di un pilota abituato a gestire pressioni ben diverse rispetto alle gare endurance, dove la costanza di rendimento, la gestione delle traiettorie e il rapporto con i compagni di squadra segnano la differenza.
Questa prova a Imola, inoltre, potrebbe rappresentare solo l’inizio di un percorso più articolato. Non sono pochi, infatti, i piloti che, dopo aver calcato le scene della F1, hanno scritto pagine gloriose nel mondo dell’endurance: basti pensare a Fernando Alonso, Jenson Button o Nico Hulkenberg. Perez – dopo anni da protagonista nel Gran Premio – potrebbe a sua volta emulare questi esempi, magari puntando un giorno al sogno Le Mans, una delle corse più affascinanti del motorsport.
La presenza di un nome tanto pesante nei test Cadillac accende inevitabilmente i riflettori su una sfida tecnica e umana di altissimo livello, che profuma di passato ma parla al tempo stesso il linguaggio dell’innovazione. Per ora tutto è in divenire, ma gli appassionati non possono fare a meno di fantasticare sulle possibili evoluzioni future: un segnale, forse, che la Formula 1 e il mondo endurance sono destinati a camminare sempre più fianco a fianco nei prossimi anni.