Nel caldo venerdì brasiliano, il Circuito di Interlagos ha accolto la Formula 1 per l’unica sessione di prove libere del weekend, in vista del Gran Premio di San Paolo e della Sprint Race. Il cielo minaccioso non ha scoraggiato i team, che hanno subito iniziato a lavorare intensamente per ottimizzare il setup delle monoposto e raccogliere dati preziosi. Al termine della sessione, è stato Lando Norris a firmare il miglior tempo, mettendosi alle spalle sia il compagno di squadra Oscar Piastri che il leader del mondiale Max Verstappen.
McLaren ha dimostrato ancora una volta la grande crescita tecnica e la competitività raggiunta in questa stagione. Norris ha fermato il cronometro sull’1:11.330, distanziando di pochi millesimi proprio Oscar Piastri in una sorprendente doppietta arancione. Il giovane britannico ha mostrato solidità e fiducia nel grip della pista paulista, adattandosi velocemente ai cambiamenti climatici e alle condizioni variabili dell’asfalto, storicamente insidiose a Interlagos.
La sessione è stata particolarmente intensa: i team hanno dovuto ottimizzare i 60 minuti disponibili per bilanciare le simulazioni di qualifica e i long-run in vista della Sprint e del Gran Premio di domenica. Molti piloti, infatti, hanno preferito usare una strategia aggressiva fin dall’inizio, consapevoli della scarsità di tempo per le regolazioni e i test sulle mescole. Tra questi, notabile anche il ritorno di forza di Mercedes e una Red Bull apparsa leggermente più cauta rispetto ai weekend precedenti.
Dietro i due piloti McLaren, il solito Max Verstappen si è inserito al terzo posto, a conferma della costanza della Red Bull anche quando il setup non sembra ottimale già dalle prime battute. L’olandese, ben saldo in testa alla classifica mondiale, ha gestito la sessione senza particolari forzature, preferendo concentrarsi sul passo gara. Subito dietro, una competitiva Mercedes con George Russell e Lewis Hamilton ha lasciato intravedere segnali di crescita, almeno in queste condizioni di pista.
Per la Ferrari, la sessione si è rivelata interlocutoria: sia Charles Leclerc che Carlos Sainz non sono riusciti a trovare il ritmo giusto per impensierire McLaren e Red Bull, ma il team di Maranello è sembrato più focalizzato sull’analisi delle gomme e sulle strategie a lungo termine. Sulla pista brasiliana, dove l’evoluzione della superficie è spesso imprevedibile, ogni dettaglio può fare la differenza e la gestione intelligente delle gomme sarà cruciale per il prosieguo del weekend.
Da segnalare anche qualche problema per Alpine, AlphaTauri e Haas, che hanno dovuto gestire piccoli inconvenienti tecnici, condizioni che potrebbero complicare le qualifiche Sprint. I distacchi, comunque, sono rimasti contenuti su una pista relativamente corta, lasciando presagire una qualifica spettacolare e imprevedibile, con almeno cinque team in grado di giocarsi un posto al sole nella top ten.
Con la Sprint alle porte e le condizioni meteorologiche in continua evoluzione, il Gran Premio di San Paolo promette emozioni a non finire. McLaren sembra esserci davvero, pronta a sfruttare ogni minimo vantaggio e a recitare un ruolo da protagonista sia sul giro secco che sulla lunga distanza. Norris e Piastri hanno dimostrato solidità e velocità, mandando un chiaro segnale agli avversari. Intanto, la lotta tra Verstappen e i giovani della McLaren si fa sempre più serrata, in quello che si preannuncia come uno dei finali di stagione più avvincenti degli ultimi anni.