Il Gran Premio di Las Vegas ha finalmente dato il via alle ostilità con la prima sessione di prove libere, segnando il ritorno di una gara iconica sulle strade illuminate della città del peccato. L’attesa tra appassionati e addetti ai lavori era palpabile: le monoposto hanno sfilato lungo la Strip tra giochi di luce e brividi di una pista tutta da scoprire, rendendo la notte del Nevada il perfetto palcoscenico per la regina delle competizioni motoristiche.
Il protagonista assoluto della sessione è stato Charles Leclerc, che al volante della sua Ferrari SF-23 si è dimostrato immediatamente a suo agio sul nuovo tracciato cittadino, segnando il miglior tempo in condizioni tutt’altro che ideali. La pista si è presentata estremamente polverosa e scivolosa, una sfida per piloti e team alla ricerca dell’equilibrio perfetto tra velocità e aderenza. Nonostante queste difficoltà, il monegasco ha fatto segnare una prestazione che lascia ben sperare per il weekend, ponendo la Ferrari sotto i riflettori in una fase cruciale della stagione.
Accanto a Leclerc, diverse scuderie hanno dovuto fare i conti con le insidie del nuovo asfalto e con il freddo tipico delle serate di Las Vegas. I pneumatici hanno faticato a entrare nella corretta finestra di temperatura, determinando diversi bloccaggi e qualche testacoda, spettacolo non certo inusuale per un tracciato alle sue prime ore di attività.
Dietro la Ferrari di Leclerc, si sono messi in evidenza anche i diretti rivali della Red Bull, con Max Verstappen che, pur non primeggiando nelle fasi iniziali, ha lasciato intuire di poter attaccare con forza man mano che la pista andrà a gommarsi. La RB19 ha mostrato ancora una volta un bilancio molto competitivo, anche se le sessioni successive saranno decisive per capire se riuscirà a colmare il gap con la SF-23 su un tracciato che premia la potenza massima e la stabilità nelle curve a medio-alta velocità.
Interessanti anche le performance dei team di centro gruppo: sia Aston Martin che McLaren hanno dato segnali positivi, con Alonso e Norris capaci di adattarsi rapidamente alle insidie del cittadino americano. La pista di Las Vegas, con i suoi lunghi rettilinei e le curve tecniche, sembra favorire i piloti dal piede pesante e dalle mani leggere, pronti a sfruttare ogni centimetro disponibile per guadagnare decimi preziosi.
Da segnalare alcuni momenti critici durante la sessione: un tombino rialzato e piccoli detriti in pista hanno richiesto l’intervento tempestivo dei commissari. Non sono nuovi questi episodi nei circuiti cittadini di nuova concezione, ma il lavoro degli uomini della FIA si è dimostrato all’altezza, garantendo la sicurezza e permettendo il regolare svolgimento della sessione.
Dal punto di vista tecnico, il Gran Premio di Las Vegas promette uno spettacolo senza eguali. Le temperature basse rendono difficile la gestione delle gomme e i freni vengono messi a dura prova dopo le lunghe staccate. Gli ingegneri saranno costretti a lavorare senza sosta per trovare il setup ideale, mentre i piloti dovranno mantenere alta la concentrazione lungo i 6,1 km della pista più glamour del calendario.
Mentre ci si avvicina alla seconda sessione e alle qualifiche, l’attesa tra i tifosi cresce. La sfida tra Leclerc, Verstappen, Hamilton e i nuovi outsider promette scintille e colpi di scena. Las Vegas ha acceso le sue luci sulla Formula 1, pronta a regalare emozioni in uno dei contesti più suggestivi di sempre. I fan italiani sperano di vedere la Rossa tornare in trionfo, in una notte che potrebbe restare nella storia di questo sport.