Nel cuore pulsante della stagione 2024 di Formula 1, dopo una gara texana che ha lasciato con l’amaro in bocca la scuderia Mercedes, Toto Wolff ha richiamato il team ad una reazione immediata e determinata in vista del prossimo appuntamento in Messico. La tappa di Austin ha rappresentato un banco di prova impegnativo, con prestazioni al di sotto delle aspettative sia per Lewis Hamilton sia per George Russell, ponendo dubbi sul reale potenziale dell’auto W15 in condizioni di massima competitività contro i rivali diretti.
Nonostante alcuni aggiornamenti tecnici portati a COTA, la squadra anglotedesca ha faticato sia sul passo gara che nella gestione delle gomme, elementi che hanno precluso la possibilità di salire concretamente sul podio. Le analisi a caldo del fine settimana hanno evidenziato una vettura poco bilanciata e incapace di esprimere un livello di aderenza sufficiente nella seconda metà della corsa, complici strategie obbligate e una posizione di partenza non ottimale.
Toto Wolff, inconfondibile Team Principal Mercedes, non ha usato mezzi termini: “Dobbiamo essere migliori e ottenere risultati all’altezza della nostra storia”. Un chiaro messaggio rivolto non solo ai piloti ma all’intero reparto tecnico, motivando un cambiamento immediato nella mentalità e nell’efficienza esecutiva, considerando che gli avversari come Red Bull e McLaren continuano a spingere forte senza sbavature.
In vista del Gran Premio del Messico, il circuito cittadino di Città del Messico rappresenterà una nuova occasione per riscattarsi. Il tracciato dell’Autodromo Hermanos Rodriguez, notoriamente sensibile alle condizioni di altitudine, pone sfide particolari sia a livello di carico aerodinamico che nella gestione dei freni e dei propulsori. Per Mercedes sarà essenziale trovare rapidamente il giusto bilanciamento tra efficienza e grip, per non subire il ritorno di Ferrari e soprattutto per tenere viva la lotta per la seconda posizione nel campionato costruttori, dopo che Red Bull ha già virtualmente ipotecato il titolo.
Un’attenzione particolare sarà posta anche alle strategie di qualifica: partire dalle prime file, su un tracciato dove i sorpassi sono resi complicati dalla configurazione delle curve lente, potrebbe fare la differenza tra una gara anonima e una prestazione da protagonisti. Il lavoro di Hamilton e Russell nel set-up del venerdì sarà cruciale per interpretare al meglio il comportamento degradante degli pneumatici Pirelli nelle condizioni rarefatte di Città del Messico.
La stagione Mercedes è stata finora caratterizzata da picchi di orgoglio, ma anche da frequenti difficoltà nel replicare la costanza che aveva reso la scuderia stellare nell’era ibrida. I fan attendono segnali confortanti: molti si interrogano se il nuovo pacchetto introdotto negli Stati Uniti abbia bisogno di tempo per essere compreso a fondo, oppure se sia ora necessario un cambio di passo più deciso, rivoluzionando alcune impostazioni del simulatore e le logiche di sviluppo.
Non va dimenticato come la pressione degli sponsor e dei tifosi abbia sempre rappresentato una spinta aggiuntiva per una squadra abituata a vincere. L’obiettivo, chiaramente, è terminare la stagione in crescendo, dimostrando che la fame di successi in Mercedes non si è mai placata. I prossimi appuntamenti in calendario saranno un crocevia decisivo: la risposta alle difficoltà di Austin arriverà già tra le curve in quota dell’Autodromo messicano.
Gli appassionati della Formula 1 non dovranno dunque perdere l’appuntamento con il Gran Premio del Messico: Mercedes è chiamata a reagire, sia per l’onore che per la classifica, in un finale di stagione che si preannuncia più intenso che mai.