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Drugovich lascia la F1? Il clamoroso approdo in Formula E!

Drugovich lascia la F1? Il clamoroso approdo in Formula E!

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Felipe Drugovich, campione del mondo di Formula 2 nel 2022 e finora una delle promesse più brillanti nella scuderia di riserva Aston Martin in Formula 1, compie una scelta sorprendente e coraggiosa: nel 2025 debutterà in Formula E con Andretti. Questa mossa, apparentemente inattesa per molti appassionati del Circus, racconta molto della nuova evoluzione della carriera del pilota brasiliano e riflette una tendenza sempre più frequente nell’attuale panorama automobilistico.

Dopo una stagione trascorsa ai margini del grande palcoscenico di F1, svolgendo il ruolo di terzo pilota e partecipando a svariate sessioni di test – ma senza accedere a una guida da titolare – Drugovich ha optato per la categoria che sta ridisegnando il motorsport del futuro: la Formula E. Un salto non solo di categoria ma anche di filosofia agonistica e tecnologica, che va ben oltre la semplice ricerca di un sedile competitivo.

Per gli appassionati di Formula 1, che hanno seguito attentamente le vicende del mercato piloti delle ultime stagioni, la scelta di Drugovich rappresenta un chiaro segnale delle difficoltà d’ingresso nel massimo campionato automobilistico e al tempo stesso sottolinea le opportunità uniche offerte dalle serie elettriche. Andretti, team dallo straordinario pedigree racing e protagonista anche in F1 (in attesa dell’ingresso ufficiale), si assicura così uno dei talenti più promettenti della nuova generazione, con l’obiettivo dichiarato di rilanciare la presenza nelle posizioni di vertice.

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La Formula E, spesso sottovalutata dai puristi della F1, si è imposta negli ultimi anni come una delle categorie più competitive e all’avanguardia, capace di attirare ex-piloti di Formula 1 come Stoffel Vandoorne, Jean-Eric Vergne e adesso anche Felipe Drugovich. Il campionato vanta team ufficiali di grande caratura come Porsche, Jaguar, DS, Nissan e Mahindra, e la presenza di Andretti aggiunge ulteriore fascino internazionale. Per Drugovich, questa è un’occasione di oro: potrà misurarsi a pari armi con altri “predestinati” e mostrare il suo valore davanti a un pubblico sempre più globale e tecnologico.

Dal punto di vista del pilota, la FE rappresenta una sfida radicalmente diversa rispetto alla Formula 1. Non solo perché le vetture elettriche richiedono uno stile di guida peculiare, ma anche per la strategia di gestione energetica, la padronanza dell’efficienza e la capacità di adattarsi a circuiti cittadini particolarmente tecnici e insidiosi. Drugovich, però, arriva con un curriculum solido e una preparazione tecnica maturata grazie ai test con Aston Martin in F1: il suo apporto sarà fondamentale per il team Andretti, che mira a tornare stabilmente nelle zone alte della classifica.

L’accordo tra Drugovich e Andretti rappresenta anche una sinergia perfetta tra talento e filosofia racing moderna: la struttura americana, da sempre attenta all’innovazione e alla promozione di giovani talenti, offre al brasiliano un ambiente ideale per crescere senza la pressione esasperata della F1, ma con la massima professionalità. E allo stesso tempo, per i tifosi della massima categoria, questa operazione lascia intravedere un possibile ponte tra i due mondi: non è escluso che Drugovich, in futuro, possa tornare d’attualità anche su un sedile di Formula 1, forte dell’esperienza e dei risultati acquisiti tra le monoposto elettriche.

In sintesi, la scelta di Felipe Drugovich rilancia l’immagine della Formula E come vera alternativa internazionale alla Formula 1, ma allo stesso tempo rende onore alla progettualità di un team storico come Andretti. E chissà che questa decisione non spalanchi, in futuro, nuove porte e opportunità anche per altri giovani talenti in cerca di gloria sulle piste di tutto il mondo. I fan della F1, intanto, avranno una ragione in più per seguire con interesse le prossime stagioni della Formula E, pronte a regalarci nuove emozioni e duelli tech senza precedenti.