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Termina il 13 ottobre 2025 23:59

"Alpine F1: La Migliore Peggior Squadra di Sempre? Scopri il Motivo!"

"Alpine F1: La Migliore Peggior Squadra di Sempre? Scopri il Motivo!"

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Alpine F1: Genio Discontinuo o Crisi Prolungata?

L’Alpine F1 Team, erede diretto della gloriosa Renault e punto di riferimento per la passione tricolore d’Oltralpe, sta vivendo uno dei momenti più complessi della sua storia recente in Formula 1. Tra promesse mancate, cambi di leadership e prestazioni altalenanti, la domanda che sorge spontanea tra fan e addetti ai lavori è una sola: come può una squadra con la sua storia e i suoi mezzi ritrovarsi così indietro rispetto ai rivali diretti?

All’inizio dell’era ibrida, la compagine di Enstone aveva fatto ben sperare, riuscendo a strappare un podio qui e lì e a dimostrare guizzi di competitività con piloti del calibro di Esteban Ocon e Fernando Alonso. Eppure, da quando il marchio Alpine ha preso ufficialmente il posto di Renault nel 2021, il grande salto di qualità sembrava a portata di mano, complice un progetto tecnico ambizioso e un reparto motori situato a Viry-Châtillon desideroso di tornare ai fasti di un tempo. Ma la realtà della pista è stata ben diversa dalle aspettative.

Le speranze riposte nel 2022, complice il cambio di regolamento tecnico, sono state soffocate rapidamente da una serie di risultati deludenti e da un deficit di prestazione nei confronti delle dirette concorrenti. L’Alpine, al di là di qualche sporadico exploit, non è mai stata realmente in grado di inserirsi nella lotta tra i team di vertice, alimentando un clima di incertezza che negli ultimi mesi si è ulteriormente intensificato.

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Uno dei nodi centrali della crisi risiede proprio nella direzione tecnica del progetto. Il motore Renault, pur beneficiando di alcuni aggiornamenti, non è mai stato all’altezza della concorrenza Mercedes, Ferrari o Honda, sia in termini di potenza sia di affidabilità. L’aerodinamica della Alpine A524, presentata con grande enfasi a inizio stagione, non ha mantenuto le promesse e i problemi di bilanciamento, soprattutto su circuiti cittadini e tracciati ad alto carico, si sono manifestati in tutta la loro severità.

Ancor più preoccupante è stata la mancanza di stabilità manageriale: dopo la clamorosa fuoriuscita di Alain Prost dal board, anche Laurent Rossi e altri elementi chiave hanno lasciato Enstone. La squadra ha cambiato più volte strategia, oscillando tra una visione a lungo termine e forzate corse ai ripari che spesso hanno prodotto più confusione che risultati.

Il malcontento sembra ormai serpeggiare anche tra i piloti. Ocon ha più volte lamentato scelte strategiche discutibili e un ambiente di lavoro non sempre sereno, mentre Pierre Gasly, al suo primo anno con Alpine, si è trovato subito a fare i conti con una macchina poco competitiva e difficilmente sviluppabile durante la stagione. Nonostante il grande potenziale dei due francesi, le opportunità per mettersi in mostra sono state poche e spesso azzoppate da problemi tecnici di piccola e grande entità.

Guardando alle statistiche, il confronto con i team rivali è impietoso: mentre McLaren e Aston Martin hanno saputo cogliere le opportunità offerte dalla rivoluzione regolamentare, Enstone sembra essere rimasta al palo. Addirittura le squadre di fondo classifica come Williams stanno mettendo pressione costante grazie a piani di sviluppo chiari e un ambiente più coeso. Il rischio, dunque, è quello di vedere Alpine scivolare in una spirale negativa, costruendo una reputazione da “peggior miglior team” del lotto: sempre in grado di ambire ai punti, ma mai davvero protagonista.

Eppure, nel paddock nessuno ha intenzione di dare per spacciata la squadra francese. La struttura tecnica c’è, le risorse economiche non mancano e la tradizione di Enstone suggerisce che la rinascita potrebbe essere solo questione di tempo e di scelte finalmente coerenti. Il grande interrogativo è se il progetto Alpine saprà trovare una vera identità prima che la pressione esterna e le aspettative interne rischino di compromettere irrimediabilmente il cammino della squadra.

I tifosi, intanto, attendono segnali incoraggianti e sperano che proprio in un momento così delicato possano emergere le qualità migliori di un team dalla storia prestigiosa ma bisognoso di ricominciare a vincere. Il talento in pista e le competenze in fabbrica non mancano: serve solo il coraggio di ritrovare una rotta chiara e la forza di tornare nell’élite della Formula 1, dove Alpine merita di stare.