La storia della Renault in Formula 1 è una delle più avvincenti ed emblematiche dell’intero panorama motoristico mondiale. La casa francese, nel corso di decenni, ha vissuto momenti di esaltazione, innovazione e trionfi, alternati a fasi di difficoltà e profonde trasformazioni. Dalla rivoluzionaria introduzione del motore turbo negli anni ’70 alle vittorie mondiali con Fernando Alonso nei primi anni 2000, Renault ha saputo lasciare un segno indelebile in pista e nel cuore degli appassionati.
Tutto ebbe inizio nel 1977, quando Renault debuttò nel Circus della Formula 1, portando con sé una delle innovazioni più importanti nella storia del campionato: il motore turbo. Gli esordi furono difficoltosi e persino irti di scetticismo da parte degli avversari, ma la determinazione dell’équipe tecnica francese non vacillò. Nel 1979, la prima vittoria arrivò grazie a Jean-Pierre Jabouille nel Gran Premio di Francia, coronando gli sforzi pionieristici della scuderia e aprendo una nuova era tecnica per tutta la Formula 1. In breve tempo, tutte le squadre compresero la superiorità del motore turbo, copiando la soluzione adottata da Renault.
Gli anni ’80 videro Renault consolidarsi come un punto di riferimento tecnologico. Sebbene non sia riuscita a conquistare un mondiale piloti come costruttore, la squadra francese pose le basi per una generazione di propulsori vincenti che avrebbero alimentato le vetture di team leggendari come Williams e Benetton negli anni ’90. La partnership con Williams, in particolare, fu tra le più fruttuose: con i motori Renault, la scuderia britannica dominò la Formula 1 conquistando numerosi titoli iridati con piloti del calibro di Nigel Mansell, Alain Prost, Damon Hill e Jacques Villeneuve.
Gli anni 2000 rappresentano forse il capitolo più glorioso: Renault torna ufficialmente come costruttore e, grazie a Fernando Alonso e alla guida illuminata di Flavio Briatore, conquista i titoli mondiali piloti e costruttori nel 2005 e 2006. Sono gli anni della lotta epica contro la Ferrari di Michael Schumacher, l’ascesa di nuovi talenti e una grande capacità di innovazione sia a livello tecnico sia di gestione sportiva. La livrea blu e gialla delle Renault è ancora oggi impressa nella memoria degli appassionati di tutto il mondo.
Successivamente, dopo alcuni anni di alti e bassi, Renault attraversa varie fasi: dapprima come fornitore di motori, poi ritornando a gestire la propria squadra, con alterni successi e la costante ricerca di competitività contro colossi come Mercedes, Ferrari e Red Bull. Proprio la motorizzazione delle Red Bull portò altri quattro titoli mondiali consecutivi nelle mani di Sebastian Vettel dal 2010 al 2013, a conferma dell’immensa qualità tecnica del reparto motoristico di Viry-Châtillon.
Negli ultimi anni, nonostante le difficoltà di adattamento alla nuova era turbo-ibrida iniziata nel 2014 e i cicli di rinnovamento sia tecnico che manageriale, Renault ha continuato a essere protagonista in Formula 1, inseguendo con passione la via del successo. La recente decisione di rebrandizzare la squadra come Alpine riflette un desiderio di rinnovamento e rilancio, pur mantenendo salda l’eredità e la tradizione Renault nel cuore del team.
La saga della Renault in Formula 1 è fatta di innovazione, coraggio, sfide e gloria. Ogni appassionato, guardando la griglia di partenza, riconoscerà nell’inconfondibile rombo dei propulsori francesi la passione di chi da oltre quarant’anni non si è mai arreso al destino, trasformando ogni difficoltà in una nuova opportunità di rinascita. E anche se oggi il nome Renault lascia il posto ad Alpine, il suo spirito continuerà a vivere nel cuore di tutti coloro che amano il motorsport.
