La stagione di Formula 1 si è chiusa sullo spettacolare circuito di Yas Marina ad Abu Dhabi, lasciando gli appassionati con emozioni contrastanti e diverse storie da raccontare. L’ultimo appuntamento del calendario ha visto piloti e scuderie lottare non solo per la vittoria della gara, ma anche per il prestigio di chiudere la stagione in bellezza, consolidando posizioni in classifica e mandando un messaggio chiaro per il 2025.
Max Verstappen ha dimostrato ancora una volta la sua supremazia, gestendo con maestria ogni fase del Gran Premio. Il pilota olandese, ormai campione iridato indiscusso, ha chiuso nel migliore dei modi un'annata dominata in lungo e in largo, suggellando la potenza del team Red Bull. Tuttavia, dietro il suo trionfo, si sono delineate diverse storie di successo e di delusione, confermando quanto il paddock sia un mondo di continue sorprese e colpi di scena.
Particolarmente positiva la prestazione di Charles Leclerc, che ha portato la Ferrari ancora una volta sul podio. Il monegasco ha lottato con intelligenza e determinazione, interpretando al meglio le strategie di gara e dimostrando come la Rossa sia pronta a ritagliarsi un ruolo da protagonista nella prossima stagione. Anche George Russell ha sfruttato la gara di Abu Dhabi per rilanciare le ambizioni della Mercedes, conquistando punti fondamentali che alimentano le speranze per il 2025 e sottolineando il carattere combattivo che ha sempre contraddistinto il giovane pilota britannico.
Dal lato opposto della medaglia, ci sono state invece prestazioni che hanno lasciato l’amaro in bocca. Sergio Perez, ad esempio, nonostante il potenziale della sua Red Bull, non è riuscito a trovare il ritmo giusto e ha visto complicarsi ulteriormente la sua posizione all’interno del team in vista del 2025. Stessa delusione per Lewis Hamilton, che ha chiuso la gara lontano dalle posizioni di vertice e, soprattutto, senza la possibilità di mettere in discussione il dominio di Verstappen in pista. Il sette volte campione del mondo dovrà lavorare sodo per ritrovare quella competitività che lo ha reso una leggenda della categoria.
Una menzione speciale va a Fernando Alonso, capace di regalare ancora una volta spettacolo e concretezza. L’alfiere dell’Aston Martin ha dimostrato che con la giusta strategia e una straordinaria capacità di gestione delle gomme, si può ancora competere a livelli altissimi nonostante l'età. Alonso ha dato fiducia al team e ai tanti fan che credono in un suo possibile ritorno al vertice anche per la prossima stagione. Ottima anche la performance di Yuki Tsunoda, che ha stupito per competitività e maturità, mostrando progressi rilevanti e candidandosi come uno degli outsider più interessanti del prossimo campionato.
Sul fronte delle scuderie, da segnalare il grande salto di qualità della McLaren, ormai sempre più vicina ai top team sia in termini di prestazioni che di affidabilità. La squadra di Woking ha chiuso la stagione con ottimismi e consapevolezza, grazie anche al contributo determinante di Lando Norris. D’altro canto, Alpine e Haas devono rivedere i propri progetti dopo un’annata ricca di alti e bassi, che ha spesso lasciato i propri piloti a lottare fuori dalla zona punti.
Guardando al prossimo anno, il mercato piloti si preannuncia infuocato e i team sono già al lavoro per migliorare ogni dettaglio delle loro monoposto. I test invernali saranno fondamentali per comprendere chi avrà davvero colmato il divario con la Red Bull e se la lotta per il titolo potrà tornare più aperta che mai. Nel frattempo, i tifosi possono godersi i ricordi di una stagione ricca di duelli, sorprese e sorpassi mozzafiato, nell’attesa di vivere nuove emozioni sulle piste di tutto il mondo.
